Le acrobazie in tavola di Omar Visintin valgono un bel podio

Coppa del mondo. L’atleta di Lagundo al terzo posto nello spettacolare boardercross. Quinto Perathoner


di Marco Marangoni


Omar Visintin a poco più di un mese dalla gara olimpica piazza un terzo posto molto importante che lo pone tra i possibili pretendenti ad una medaglia a cinque cerchi. Il forte boarder altoatesino ha centrato a Vallnord ad Andorra il suo terzo podio in carriera nello spettacolare boardercross di Coppa del mondo.

Il 24enne talentuoso atleta di Lagundo - che nel dicembre scorso era giunto secondo a Montafon, località austriaca nella quale il 7 dicembre del 2012 centrò la sua prima vittoria in Coppa – ieri nella serrata e combattuta finale a sei ha lottato davvero come un ‘leone’ su ogni salto e ogni parabolica.

Il portacolori dell’Esercito non si è tirato indietro nella ‘battaglia’ conclusiva e, lasciato in stanza il timore reverenziale nei confronti dei grandi della specialità, nei metri finali è stato bravo a rimontare ed acciuffare il podio.

Secondo agli ottavi alle spalle dell’americano Nate Holland, l’azzurro si è imposto sia ai quarti che in semifinale lasciandosi alle spalle lo statunitense alla fine quarto. Sulle nevi della pista di Arcalis, Omar è stato preceduto solo dall’Us Boys Trevor Jacob e dal norvegese Stian Sivertzen.

Oltre a Visintin si è ottimamente comportato anche l’altro altoatesino, Emanuel Perathoner giunto quinto. Il 27enne di Laion, anch’esso dell’Esercito e sempre protagonista nei turni precedenti, in finale è stato sfortunato perché mentre si trovava in seconda posizione è stato ostacolato da Holland. La squadra italiana si presenta a Sochi forte di un bilancio che nessun’altra Nazione ha ottenuto, nono si è classificato Luca Matteotti, dodicesimo Tommaso Leoni. «E' stata una gara molto combattuta, con una finale ricca di sorpassi e possibilità di rimonta – ha raccontato Visintin -. Ho perso il secondo posto proprio sul traguardo ma sono ugualmente contento. Dopo il brutto risultato di Lake Louise ci voleva questa iniezione di fiducia, so di essere forte e veloce e di potermela giocare con chiunque. Adesso sono secondo in Coppa del mondo, me la voglio giocare fino in fondo. Dedico il terzo posto a mio fratello Luca».

Dopo aver cullato il secondo podio individuale della carriera, Perathoner l’ha presa con filosofia. «Holland mi ha un po' trattenuto ma purtroppo le immagini televisive in nostro possesso non ci aiutano. Il nostro reclamo è stato respinto ma non mi abbatto. Le gare vanno anche in questo modo, può succedere. L'importante è che mi sia giocato la vittoria fino alle fine».













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