Calcio Lega Pro

Linea verde all’Alto Adige

Con Lomolino, Vasco e Torregrossa l’Fc sistema i conti e il futuro


di Filippo Rosace


BOLZANO. Hanno 58 anni in tre. Lomolino, Vasco e Torregrossa, sono i primi colpi di mercato messi a segno dal ds Piazzi, giovani nuovi riferimenti per uno scacchiere, quello biancorosso, che si preannuncia fortemente caratterizzato dalla cosiddetta “linea verde”.

«Il nostro obiettivo – ha detto il presidente Baumgartner – è quello di realizzare un buon mix tra giocatori di esperienza e giovani importanti che abbiano fame di arrivare, in ogni caso l’età media sarà più bassa di quella della passata stagione». Carte di identità alla mano, la media anagrafica del gruppo di Stroppa superava di poco l’asticella del quarto di secolo (25,3), quindi è lecito attendersi una ulteriore limatura che porterà, oltre ad un ulteriore svecchiamento, anche qualche soldo in cassa. Messaggio in bottiglia che la società di via Cadorna aveva, in tempi non sospetti, inviato ai “naviganti” quando ancora si era in attesa delle nuove norma sull’impiego dei giovani calciatori. E vista che la decisione del consesso, presieduto da Gravina, è stata quella di non porre alcun tetto per gli under del ’93, e considerato che le casse (societarie) bisogna pur finanziarle, da qui l’orientamento assunto dai vertici altoatesini diretto a far girare in campo i vari “saranno famosi” che approderanno all’ombra delle Dolomiti.

A giudicare dalla “scheda” dei primi tre baldanzosi giovanotti che hanno vergato il contratto, il più rappresentativo sembra essere il “lupacchiotto” Lorenzo Vasco, sulle cui qualità avevano messo gli occhi anche Villareal e Valencia. Torregrossa e Lomolino rappresentano altrettante importanti scommesse, sostenute dalla fiducia degli ambienti (Novara ed Inter) nei quali i due ragazzi si sono fatti apprezzare. Una scommessa, aggiungiamo noi, è anche il ventinovenne brasiliano Paker, che, come da lui stesso dichiarato, considera l’avventura in biancorosso una seconda grande chanche, dopo quella avuta ma non sfruttata con la maglia del Siena.

Il lavoro di Piazzi continua senza soste, anche se c’è da credere che la rosa sarà sistemata definitivamente durante i giorni del ritiro in Val Ridanna. In queste ore l’attenzione del ds è indirizzata nell’individuare la figura dell’estremo difensore. Piazzi cerca altri due giovani talenti, in grado di giocarsi la maglia titolare a suon di grandi prestazioni. Contemporaneamente c’è anche il problema di piazzare Coser a un’altra squadra.

A proposito di problemi: il quadro generale della categoria manifesta le sofferenze già anticipate sulle difficoltà di coprire i tre gironi con 20 squadre. Attualmente il caos è davvero senza precedenti. Il Lanciano ha rinunciato ufficialmente all’iscrizione, per il rilascio delle licenze nazionali, mentre Martina Franca e Bellinzago non hanno presentato neanche domanda. Messina ed Akragas sono di più di la che di qua (carenze di garanzie), mentre le insolvenze del Pavia sono molteplici tanto che la società lombarda è ad un passo dalla radiazione. Il Rimini si trova in fondo ad un pozzo, zavorrato dal mancato pagamento degli stipendi, fidejussione e carenza di parametro Covisoc lo affossano. E’ a rischio anche l’iscrizione del Modena alla luce del sequestro che la Procura della Repubblica ha effettuato sul 98 per cento delle quote sociali. Allarma la posizione del Como sul quale grava la richiesta di fallimento. A conti fatti ad oggi sarebbero già disponibili undici posti. Certamente se ne aggiungeranno almeno un altro paio. Si corre veramente il rischio che non si riesca a completare il format delle sessanta squadre.













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