LE ICONE DELLA PALLAVOLO 

Maurizia intervista la Piccinini «Gioco ancora perché mi diverto»

TRENTO. È bastato vedere i sorrisi di Francesca Piccinini durante il bagno di folla nel Camp di piazza Fiera a Trento per capire quanta passione per la pallavolo abbia ancora in corpo questa icona...



TRENTO. È bastato vedere i sorrisi di Francesca Piccinini durante il bagno di folla nel Camp di piazza Fiera a Trento per capire quanta passione per la pallavolo abbia ancora in corpo questa icona del volley dopo un quarto di secolo di attività. Una sensazione confermata poco dopo, sempre nell’ambito del Festival dello Sport, a palazzo Geremia, dove la schiacciatrice, oggi accasata a Novara, dialogando con un’altra grandissima interprete della pallavolo nostrana, la palleggiatrice, anch’ella toscana, Maurizia Cacciatori, ha affermato di aver ancora fame di trofei e di non essere ancora pronta ad appendere le ginocchiere al chiodo.

«Che sia un giorno o una vita, credo che il legame con lo sport debba essere all’insegna di passione e divertimento. Finché ci sono quei due fattori, siamo pronti a fare sacrifici. Io continuo a giocare perché continuo a divertirmi», ha sottolineato la “Picci” durante la chiacchierata con “Mauri” Cacciatori. «C’è stato un momento nella nostra carriera in cui parlavano di noi solo per il nostro aspetto fisico. Il fatto che ci spaccassimo la schiena tutti i giorni in palestra non contava nulla. Poi però ci siamo prese le nostre rivincite», hanno detto le pallavoliste con una punta di orgoglio.

Sullo sfondo, dietro il palco, le immagini della lunghissima carriera della schiacciatrice toscana, con un palmares che conta 22 trofei e 10 medaglie con la Nazionale. «Io invece a casa non ho neanche una coppa, tanto che i miei figli non mi credono quando racconto le mie avventure in campo», ha ammesso la palleggiatrice vincitrice di 4 Campionati, altrettante Coppe Italia e 3 Supercoppe.

«Non so ancora se sarà l’ultimo anno – ha ammesso l’eterna Piccinini –. Sapere se continuerò a giocare o meno è una domanda che spesso si pongono e mi pongono gli altri. Oggi non ci penso affatto: ho davanti a me una stagione tutta da vivere, con quattro trofei da provare a vincere».















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