Mister Colombo vuole la scossa

Oggi l’Alto Adige affronta l’Albinoleffe e il nuovo allenatore pretende un segnale dalla squadra


di Filippo Rosace


BOLZANO. Inizia l'era Colombo. Il quinto allenatore succedutosi sulla panchina biancorossa nelle ultime sette stagioni, debutta questo pomeriggio al Druso (inizio ore 14,45, sfalsato di un quarto d'ora per decisione della Legapro in segno di solidarietà per i calciatori che nelle ultime settimane sono stati vittime di violenze) nel delicato confronto con l'Albinoleffe. Ovviamente i riflettori sono tutti puntati sul tecnico brianzolo, chiamato al capezzale dell'Alto Adige dopo le due sconfitte consecutive rimediata da Marcone e compagni. C'era bisogno di dare uno svolta e così dopo il ko di Pordenone, come sappiamo, in via Cadorna non si è atteso oltre e, immediatamente, è stato avviato quel "protocollo di sicurezza" che già nel dicembre scorso si era pensato di rendere esecutivo, perché quello di Alberto Colombo è stato un nome presente nei dialoghi societari già al termine del girone di andata. Al tempo si decise di continuare con l'esperienza Viali, oggi invece a sole nove giornate dalla conclusione del torneo e con la squadra a tre punti dai playout si voluto intraprendere un nuovo percorso, sicuramente non privo di insidie e di punti di domanda. La prima riguarda proprio la reazione del gruppo biancorosso al cambio di timoniere. Il ds Piazzi (come tutto l'entourage) si augura che il cambio in corsa determini la giusta scossa emotiva, in grado di scatenare le motivazioni di una squadra che, a nostro avviso, avrebbe avuto solo bisogno di continuare a lottare (e senza inutili traumi) con sacrificio per l'unico obiettivo sinceramente nelle sue corde: ovvero quello della salvezza tranquilla. Con il cambio del mister è innegabile che lo scenario non sia poi così scontato, perchè pretendere un cambio di passo da parte della squadra è un'aspirazione legittima, però francamente bisogna anche considerare che questo gruppo nell'era Viali non ha mai dimostrato di aver tirato indietro la gamba, ma piuttosto evidenziato limiti strutturali e di qualità dei singoli.Il tecnico ha messo giù le idee ma non le convinzioni. Colombo ha provato varie situazioni e soluzioni, ma sarà difficile (e riteniamo anche comprensibile) che il tecnico abbia intenzione di stravolgere il dispositivo prima di testarlo in un confronto ufficiale. Il ragionamento è che, questo pomeriggio, con ogni probabilità rivedremo in campo il modulo "base" ovvero quel 4-3-3 tanto caro al Ds Piazzi, per cui con il ritorno di Bassoli al centro del reparto difensivo ed al fianco di Di Nunzio, sulle corsie esterne ci saranno ancora Tait e Sarzi. A centrocampo viaggia verso la riconferma il giovane Broh, al fianco di Obodo e Cia. La prima linea rimarrebbe inalterata con l'asse Rantier-Gliozzi-Tulli. Ad alimentare i punti di domanda sullo scacchiere anti-Albinoleffe, sono le non perfette condizioni fisiche sia di Tulli che anche quelle di capitan Fink, il cui estro sembra destinato a rimanere fermo in panchina. Nella lista dei convocati torna a far capolino il nome di Baldan, rientrato in organico dopo un lungo (ma veramente lungo) periodo di indisponibilità per motivi fisici. "Il tempo è poco ma i risultati non aspettano", aveva detto il mister in sede di presentazione, una sorta di esortazione ai naviganti (leggasi i calciatori biancorossi) affinchè riescano finalmente a mostrare i giusti attributi, utili a dissipare quelle ombre sinistre che continuano a stagliarsi sul muro dello stanzone biancorosso.













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