Bolzano. Tanta fatica ma altrettante certezze. I quattro mini tempi dell’amichevole con il Bologna hanno fiaccato le fibre muscolari della Virtus Bolzano, peraltro già affaticate dalla prima settimana di preparazione; i centoventi minuti di gioco hanno però, parallelamente, consentito a mister Alfredo Sebastiani di “leggere” sul campo le qualità dei “saranno famosi” che attualmente stanno affollando la rosa biancorossa. Tra questi si sono messi in evidenza il portiere brasiliano Piai e l’attaccante di nazionalità albanese Patrick Pasha. Il diciannovenne centravanti di proprietà del Cittadella è uno degli ultimi arrivi (in prova) in casa Virtus Bolzano. Nei primi due mini tempi del confronto, mister Sebastiani ha schierato quello che, verosimilmente, sarà il volto della compagine che affronterà la terza stagione (seconda consecutiva) in quarta serie. Detto di Piai che contenderà la maglia al portierino Weiss, Sebastiani ha affidato la maglia di terzino sinistro a Kicaj, zona orfana della partenza di Davi. Esperimento che, durante il primo mini tempo, è stato ribaltato con l’avvicendamento di fascia tra Menghin e Kicaj. Segno che il tecnico non ha ancora preso una reale soluzione. Prova di sostanza anche per Pinton, per i fratelli Kaptina e “tuttopolmoni” Cremonini, punti cardinali che hanno spesse volte “impazzire” la bussola dei felsinei.

Tanta materia da plasmare

Per il resto l’amichevole contro il Bologna ha messo in chiaro due cose: la prima è che il materiale a disposizione di Sebastiani è grezzo ma di qualità, la seconda è che la Virtus Bolzano non farà altre amichevoli che prevedano quattro tempi da mezz’ora.

«Questo è sicuro – afferma l’allenatore biancorosso – giocare per due ore e con una settimana appena di preparazione è stato devastante. A questo si aggiunga anche il fatto che abbiamo giocato contro una squadra già in “palla” e che, ovviamente, non ha risentito della partita spezzatino. Il mio giudizio sulla gara? Non ritengo di essere considerato presuntuoso se dico di aver visto una buona Virtus Bolzano per almeno quarantacinque minuti. Pensiero che è stato anche avallato dai giudizi positivi espressi dagli avversari… Secondo me la Virtus Bolzano ha dimostrato atteggiamento e personalità, doti che ci hanno permesso di mettere in difficoltà il Bologna nella prima metà dell’amichevole. Ho apprezzato una buona tenuta del campo ed anche senso della posizione. I giovani in prova? Direi che tutti sono dotati di qualità sulle quali, ovviamente, bisognerà lavorare per consentire di esibire la massima espressione. Mi dispiace non aver potuto vedere all’opera il terzino destro brasiliano Scarpari, rimasto fuori dalla lista per un infortunio».

La situazione infortuni

A proposito di infortuni, sono rientrate le preoccupazioni per l’incidente occorso a Matteo Timpone, costretto, durante il quarto mini tempo, a ricorrere alle cure dell’ospedale raggiunto in ambulanza.

«L’infortunio di Timpone è meno grave di quello che si temeva ed il ragazzo adesso osserverà un periodo di riposo (due settimane, ndr) per poi riprendere la preparazione con il gruppo. Le scelte? Beh è chiaro che non potremo tenere tutti, è questo fa aumentare le nostre responsabilità nel decidere chi sarà destinato ad essere confermato nella rosa. Diciamo che è ancora presto per fare selezione… Aspetto di vedere all’opera i ragazzi con una maggiore continuità per definire così un quadro definitivo».

Obiettivo, continuità

La continuità è garantita dalle amichevoli che attendono la Virtus Bolzano da qui all’inizio ufficiale della stagione 2019-2020, previsto per il prossimo 18 agosto con i preliminari di Coppa Italia di serie D, mentre una settimana dopo si giocherà il primo turno della competizione tricolore. Il 1 settembre, invece, scatterà il campionato. La prossima amichevole che attende i biancorossi è quella prevista in calendario per giovedì sul terreno di Santa Cristina dove, capitan Kiem e compagni, affronteranno il Lecce. «Anche per questa amichevole – conclude Sebastiani – ci era stato chiesto di giocare quattro tempi da mezz’ora…spero proprio che accolgano la nostra richiesta di giocare due tempi da quarantacinque minuti, giocheremo una partita vera durante la quale sarà possibile fare i giusti esperimenti e le conseguenti valutazioni».

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