Montella crede nella svolta «Abbiamo le carte giuste» 

L’allenatore rossonero carica i suoi e, dopo la vittoria sul Chievo, punta Allegri Per i bianconeri l’importante è non perdere le due “locomotive” Napoli e Inter



CARNAGO (VARESE). Dopo settimane ad aspettare la svolta, Vincenzo Montella ha finalmente l’occasione per rimettere il Milan in carreggiata.

La vittoria con il Chievo ha interrotto un mese di carestia, ma superando l’esame con la Juventus l’allenatore perderebbe finalmente lo status di precario e la squadra troverebbe le certezze necessarie per continuare a inseguire un posto in Champions League.

«Vedo la luce ma non possiamo accontentarci. Col Chievo si è accesa la miccia, ora serve la vera fiamma. Con la Juve può arrivare la svolta», chiarisce Montella, che ultimamente ha visto la sua squadra più coraggiosa e con «un’identità precisa». Montella è fiducioso alla vigilia della sfida con i campioni d’Italia, in un San Siro da tutto esaurito (78.328 spettatori) e circa 730 milioni di persone davanti alla tv in tutto il mondo.

Il contorno è stimolante, le motivazioni extra possono fare la differenza. «È una partita impari sulla carta - ammette Montella - ma abbiamo le possibilità e le carte in regola per farcela. I giocatori sono gasati, io ho voglia di battere la Juve». Nelle parole del ct rossonero c’è un senso di riscatto. «Qualche sassolino nelle scarpe mi è stato infilato, anche di nascosto - sorride -. Fortunatamente i miei piedi erano sempre comodi: a me interessa ciò che pensano la società e la squadra. Per il resto credo di conoscere che tipo di strategie ci possano essere dietro». Sono invece parole al miele per il rivale Allegri. «Ho imparato ad apprezzarlo nell’ultimo anno in cui ha allenato al Milan: sotto pressione esponenziale è sempre riuscito a gestire l’emotività altrui» confessa Montella in quella che somiglia una battuta riferita a Silvio Berlusconi, così come l’accenno alle «tante telefonate ricevute l’anno scorso per far giocare Suso in quella che sembrava la posizione migliore al mondo». Per quanto riguarda Suso: «Ha finito la scorsa stagione e ha iniziato questa da infortunato, ora è cresciuto di condizione. È il giocatore con più talento che ho mai allenato di questa età», spiega l’allenatore e il 24enne sarà confermato in una formazione stabile, con Kalinic centravanti e due sole novità attese rispetto a Verona, Zapata per Musacchio e Abate per Calabria, a riposo una settimana dopo il trauma cranico, ennesimo imprevisto che fa sorridere amaro Montella.

«È sempre una partita di grande fascino - ha dichiarato Massimiliano Allegri -. I rossoneri arriveranno a lottare per le prime quattro posizioni. La vigilia - continua - è stata buona, a parte il fumo che soffoca Torino. Dobbiamo fare punti per rimanere attaccati alle prime - ha sentenziato il tecnico bianconero - altrimenti la rincorsa si fa più dura anche se le partite non mancano».















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