Morzenti:a Obereggen: «Val Gardena e Badia hanno la pancia piena ma si lamentano»

Il presidente Fisi: «Val Gardena e Badia hanno la pancia piena ma si lamentano»


Marco Marangoni


OBEREGGEN. Giovanni Morzenti in Alto Adige, amato dal locale comitato Fisi e odiato dai comitati organizzatori della gare di Coppa del mondo di sci alpino di Val Gardena ed Alta Badia. "Tutti quelli che hanno la pancia piena si lamentano per averla più piena. Credo che l'intera polemica sui diritti promopubblicitari e televisivi con i comitati sia una cosa superata. Oggi (ieri, ndr) queste persone non le ho viste qui a festeggiare gli atleti altoatesini. Bene, allora significa che non gli interessa lo sport".
È un Morzenti duro quello intervenuto ieri pomeriggio ad Obereggen in occasione della festa a doc dedicata agli atleti altoatesini degli sport invernali. Un pomeriggio di sole, con temperature oltre i 20 gradi e con numerosi tra grandi e piccini a farsi fotografare e richiedere autografi ad atleti del calibro di Armin Zöggeler, Christof Innerhofer, Peter Fill, Manfred e Daniela Mölgg ed Elena Runggaldier. Ma, il numero uno della Fisi è un fiume in piena e parla a 360 gradi.
Perché tutti contro Morzenti?
"Credo siano subentrate delle interferenze esageratamente politiche o dei personalismi che noi non abbiamo. Io credo che in alcuni ambienti "Esteri" ci siano attenzioni particolari - ha tuonato Morzenti facendo chiaro riferimento al ministro degli Esteri, Franco Frattini, maestro di sci, ma soprattutto suocero del predecessore di Morzenti, Gaetano Coppi che nel 2006 fu costretto a dimettersi sotto l'onda delle critiche alla sua gestione -. Bisogna chiedere a loro che interessi hanno e che benefici potrebbero avere. La Fisi era fallita, aveva tanti milioni di debiti e che oggi sono risanati. Lo ha fatto la federazione, il consiglio non Morzenti. I tecnici sono pagati, le spese sono pagate e i comitati regionali hanno i contributi. Probabilmente a questo qualcuno che vuole mettere un'ambasciata degli esteri presso la nostra federazione forse un corso di buona creanza gli farebbe bene".
Qual è il suo rapporto con il Coni?
"Sono sicuramente buoni. La Fisi ringrazia molto anche il Coni. Nel primo periodo sembrava ci fosse divisione e discordia e, invece, posso dire che non era vero. Petrucci è una persona molto intelligente e disponibile. Il Governo non è di destra o sinistra. Il governo ha un sottosegretario molto attento, molto capace qual è l'onorevole Crimi che segue con molta attenzione".
Le dispiace la decisione presa da Ravetto di lasciare tutto, settore maschile compreso?
"Ravetto come tutti ha avuto la proposta di poter restare, non ha condiviso alcune cose. Si parla di scelte tecniche, politiche, organizzative e strategiche - ha detto il dirigente cuneese -. Sta di fatto che non ha voluto accettare. La federazione ha sicuramente un senso di gratitudine verso Ravetto come l'ha avuta in passato anche verso altri tecnici. Le sue controproposte, se ci sono state, sono state parziali. Ravetto è stato bravo".
Lei chi vedrebbe a capo dello sci alpino italino?
"Il presidente sono io e per lo sci alpino faremo una valutazione nei prossimi giorni con scienza e coscienza. Con ponderatezza cercheremo di fare il meglio".
Quale bilancio traccia di questa stagione?
"Il bilancio di tutta la federazione è più che buono. Ci sono parecchie medaglie vinte ai Mondiali nelle varie discipline. Forse meritavano qualcosa in più in altre, come ad esempio nello sci nordico. Prendiamo però il salto femminile ed il biathlon che hanno avuto sicuramente dei buoni successi - precisa Morzenti -. Bisogna dire che tutto questo ruota attorno all'attività dei giovani, da sempre molto importante. Se pensiamo alla Wierer".













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