MTB»LA VECIA FEROVIA

ORA. Erano tanti i pretendenti al podio della “Vecia Ferovia dela Val di Fiemme” che ieri ha sferragliato lungo l’antica massicciata del trenino mai dimenticato. Alla fine dopo una gara rovente - e...



ORA. Erano tanti i pretendenti al podio della “Vecia Ferovia dela Val di Fiemme” che ieri ha sferragliato lungo l’antica massicciata del trenino mai dimenticato. Alla fine dopo una gara rovente - e non solo per il caldo della giornata torrida, decisamente più fresca quando il percorso è entrato nel verde - sul gradino più alto del podio a dispensare bollicine di Vivallis à gogo sono stati Johnny Cattaneo ed Elena Gaddoni, i più “rapidi”, per mantenere un gergo ferroviario, nell’ultima discesa di Molina.

Due storie diverse per le gare maschili e femminili, comunque. Cattaneo è stato fortunato ad uscire indenne dal groviglio di pedali e manubri nella seconda delle cinque gallerie. Gli attesi Paulissen (ex iridato) e Ragnoli (tricolore in carica) si sono arrotati ed hanno causato, nel buio, un gran “casino” amplificato dall’eco. Con Cattaneo si sono divincolati anche Longo, Cominelli e Mensi.

E così la gara ha preso forma dal 21° chilometro. Ragnoli, Paulissen e gli altri si sono rialzati ed hanno vivacizzato il recupero, ma senza successo. Paulissen aveva una faccia segnata dal dolore, nel finale invece Ragnoli ha dovuto rallentare.

Di stazione in stazione (davvero bello il tracciato con vecchie stazioni, viadotti e gallerie in successione) il vantaggio dei primi quattro è andato aumentando. Per un po’ al quartetto scatenato si sono aggiunti anche Ragnoli e Zamboni, poi in vista del GPM di S.Lugano i quattro si solo divincolati nuovamente.

La Vecia Ferovia piace anche per la ricca e curiosa dotazione di premi, non solo per i protagonisti agonisti, ma anche per gli amatori senza tessera. Cattaneo (3° nel 2008 e nel 2012) conosce bene tali opportunità e non si è fatto scappare la forma di Lagorai in palio. A bocca asciutta invece Cominelli e Mensi.

Nella successiva discesa verso Aguai, Cattaneo e Cominelli hanno allungato ulteriormente in vista del Traguardo Volante di Castello, con altro premio in denaro e i due sono transitati nell’ordine anche lì.

Non sazio, il bergamasco nella discesa dopo il “Muro della Pala”, un nome una garanzia (di ascesa, ovviamente), è andato a gustarsi anche gli applausi sul traguardo di Piazzol. I 18” di distacco sono una bazzecola, ma a Cominelli pesano, altrettanto per Tony Longo, staccato ulteriormente di 17”. Mensi si deve accontentare del 4° posto davanti a un Deho che non perde certo … il vizio. I primi trentini, dopo Longo, sono Ivan Degasperi (10°) davanti ad Andrea Zamboni. Altoatesini a secco, invece. Pallhuber e Schweiggl erano in giornata no, così lo scettro del migliore passa a Fabian Rabensteiner.

La gara delle donne pare decisa fin da metà percorso. Anna Ferrari sorprende anche Elena Gaddoni, riesce ad avvantaggiarsi di quasi 2’, ma sul “Muro della Pala” la Gaddoni è più agile ed incisiva. Vince il premio fi’zi:k, aggancia la Ferrari e la svernicia in discesa, andando a vincere con 1h48’48”. La Ferrari rimane seconda a 43”. Il podio lo completa Lorenza Menapace davanti a Claudia Paolazzi e Lorena Zocca. La gara era proposta dalla Polisportiva Molina ed era tappa di Trentino MTB i cui leaders sono ora Johann Pallhuber (Open), Janes (M6), Dellagiacoma (M5), M. Degasperi (M4), Ludwig (M3), Zampedri (M2), I. Degasperi (M1), Felder (Junior), Vieider (Elite Sport) e Menapace (Donne).













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