Nazionale, ancora un ultimo sforzo

Mondiali di hockey. Oggi affronta l’Ungheria (ore 19.30): vincendo anche solo all’overtime sarà Top Division


di Michele Bolognini


BOLZANO. Due anni fa finì così: Ungheria e Italia, nell’ultima decisiva sfida per la promozione in Top Division, vanno all’overtime. Sono passati una cinquantina di secondi quando Armin Helfer prende il disco nel proprio terzo di difesa, si fa tutta la pista, e appena superata la linea blu scarica una bordata che si infila sotto la traversa. La panchina azzurra esplode, i 10mila della Laszlo Papp Sport Arena piombano in un silenzio irreale, quasi assordante.

Dopo 24 mesi l’Italia dell’hockey torna sul luogo del delitto, e questa sera (face off alle 19.30, differita alle 22.30 su Sport Italia 2) in pista ci sarà il “killer” di allora. Armin Helfer, appunto, che anche quest’anno si sta confermando uno dei leader della nazionale, mettendosi pure a disposizione come attaccante aggiunto.

«Non è la prima volta in questi giorni che mi chiedono di quel gol che ci regalò la promozione nel 2011 – spiega Armin – è stata una bella emozione poter segnare, ma sarebbe stato ugualmente fantastico se a siglare la rete decisiva fosse stato un mio compagno. Quello che conta è l’Italia, non Armin Helfer». Il 32enne terzino pusterese, pur “rispettando” gli avversari di questa sera, ha piena fiducia nel Blue Team. «Siamo consapevoli che sarà una partita più difficile rispetto alle prime tre che abbiamo disputato in questo torneo – racconta – ma siamo altrettanto consapevoli di essere in grado di batterli se solo giochiamo come sappiamo. L’importante sarà evitare le penalità, metterci molta disciplina anche dal punto di vista tattico: quando siamo arrivati a Budapest il nostro primo obiettivo era quello di arrivare a punteggio pieno alle ultime due giornate. Ora ce la giochiamo sapendo di essere già in una buona posizione».

Già, perché l’Italia ha due punti di vantaggio sull’Ungheria e tre sul Kazakhstan, avversario degli azzurri domani pomeriggio nell’ultimo turno. Ciò significa che a Helfer e compagni basterà vincere in overtime o ai rigori, contro i magiari, per staccare il biglietto per Minsk 2014 con 60 minuti di anticipo. Ma mettersi a fare i conti potrebbe essere rischioso: quest’Italia può e deve battere l’Ungheria, che sarà sicuramente trascinata da un tifo infernale. La Sport Arena, infatti, è già sold-out, e saranno in 10mila a spingere i padroni di casa verso il successo.

«Non credo proprio che ci faremo condizionare – prosegue Armin – anzi, è molto bello giocare in uno stadio del genere. La pressione è tutta sulle loro spalle». L’unico dubbio da risolvere in casa Italia, premesso che Dennis dovrebbe essere confermato a difesa delle gabbia, riguarda la presenza dell’acciaccato Giulio Scandella, alle prese con un problema muscolare all’inguine. «Ci manca tantissimo – conclude Helfer – se rientrasse avremo a disposizione un’arma in più». Il ritorno di “Le Roi”, la cui velocità potrebbe essere decisiva, costringerebbe coach Tom Pokel a rivedere il line-up offensivo, mentre la difesa sarà affidata alle coppie Egger-Borgatello, Johnson-Sullivan e Helfer-Hofer. E l’Ungheria? Dopo aver perso ai rigori contro la Corea del Sud, i magiari si sono rifatti superando il Kazakhstan grazie a una grande prova di Levente Szuper. Il goalie ex Milano e Asiago, in questa stagione, ha giocato solo con la nazionale, visto che durante l’anno ha allenato i portieri del Vasas Budapest, mentre in pista ci saranno gli ex Bolzano Mihaly e Ladanyi. Da tenere d’occhio i fratelli Vas, Sofron, nonché il giovane Hari, 20enne talento del MoDo (Svezia), e Bartalis, che gioca nella seconda lega del paese scandinavo.













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