sci/azzurri in gara nella notte 

Nello speciale l’Italsci cerca riscatto 

Timori in allenamento per Gross “stirato” all’adduttore, ma ci sarà



PYEONGCHANG (Corea del Sud). Spetterà a quattro atleti regionali chiudere le gare di sci alpino al maschile dei Giochi di PyeongChang. Nella notte italiana saranno al cancelletto di partenza dello slalom speciale il trentino Stefano Gross e gli altoatesini Manfred Mölgg, Riccardo Tonetti e Alex Vinatzer. Quest’ultimo, 18 anni, di Selva Gardena, è una matricola ed è fresco vincitore di una medaglia d'argento proprio fra i pali stretti ai recenti Mondiali juniores di Davos.

Intanto, ieri s’è vissuto qualche attimo di paura nell’allenamento della mattina, per Gross, che a causa di un’inforcata si è provocato uno stiramento al gluteo e all'adduttore. «La pista sembra molto impegnativa, ci sarà da valutare un po’ la neve, che qui è spesso diversa da una pista all'altra, comunque, in genere, è parecchio “aggressiva” - ha detto lo sciatore di Pozza di Fassa che quattro anni fa ai Giochi di Sochi giunse quarto -. Purtroppo al primo giro ho fatto un'inforcata abbastanza secca che mi ha provocato uno stiramento del gluteo e dell'adduttore. Sto cercando di recuperare con la fisioterapia per riuscire a essere al via».

Gross, ma anche Mölgg, possono ambire al podio ma la battaglia tra i pali stretti si preannuncia molto difficile, con l’austriaco Marcel Hirscher candidato numero uno a mettersi al collo quello che sarebbe il terzo oro olimpico in una settimana.

Se nessun azzurro riuscisse a salire sul podio, il settore maschile dello sci italiano tornerebbe a secco di medaglie dopo ben 12 anni. Infatti l’ultima volta che non erano state vinte medaglie risale a Torino 2006. Comunque vada, e in particolare per quanto riguarda il settore maschile, per ora sulle nevi di PyeongChang il colore azzurro ha lasciato poche scie. L’unico del settore velocità che torna a casa con la sufficienza può essere indicato in Dominik Paris, quarto in Supergigante. Sotto le aspettative Peter Fill mentre ha fortemente deluso Christof Innerhofer. Va anche detto che lo sciatore di Gais, debilitato negli anni dal mal di schiena, dal 23 febbraio 2013 al 20 gennaio 2017 è salito solo quattro volte sul podio in Coppa del mondo. Per quanto concerne il settore giovanile è un po’ allarme. Il ricambio generazione che dovrà avvenire nell’arco dei prossimi due anni, sembra non esserci e comunque molto in ritardo. (m.m.)

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