Niederkofler e l’ascesa speciale per ricordare il suocero scomparso

STELVIO. Nell’attesa per l’arrivo dei primi classificati del percorso classic, ecco che a presentarsi sul traguardo posto al Passo dello Stelvio è un atleta che non fa parte della competizione, ma...



STELVIO. Nell’attesa per l’arrivo dei primi classificati del percorso classic, ecco che a presentarsi sul traguardo posto al Passo dello Stelvio è un atleta che non fa parte della competizione, ma che ha deciso, per ricordare il suocero scomparso e che tanto gli ha insegnato nel corso della vita, di partire ed arrivare sul traguardo in solitaria, nettamente davanti al vincitore, peccato fuori classifica.

Protagonista di questo gesto particolare, che non è passato inosservato, è Thomas Niederegger, fiero di quanto riuscito a fare nella sua particolare ascesa: «E’ davvero una grande emozione. Purtroppo di recente è mancato il padre di mia moglie, ed essere qui oggi, sullo Stelvio, era per me un modo per ricordarlo e fargli un regalo: era importante esserci, dovevo farlo».

Dopo di lui, ecco spuntare un vero e proprio fuoriclasse delle ultra marathon, il maceratese Paolo Bravi, accolto da un fiume di applausi “leopardiani”: «Ero già stato qui due anni fa, perché ero stato invitato assieme ai compagni della nazionale italiana dei 100 km. Con loro ho partecipato a quattro mondiali e ad un europeo. Per me lo Stelvio ha sempre avuto un valore speciale, fin da bambino. Mio padre ci aveva portato mia madre in viaggio di nozze, voleva assolutamente vederci passare il Giro d’Italia. Sono cresciuto con i loro racconti: l’uno me ne ha sempre parlato in toni epici, l’altra è sempre stata arrabbiatissima! Battute a parte, è stato uno spettacolo per tutti quelli che si sono presentati al via e hanno voluto partecipare a questa competizione davvero suggestiva e particolare».













Altre notizie

Attualità