«Non riesco a trattenere l’emozione e le lacrime» 

Una domenica da ricordare. In una giornata il magic team di Troger si aggiudica tre corse «Ho voluto fortemente questo Glory Maker, cercavo un cavallo da destinare agli ostacoli»



Merano. Glory e gloria per Christian Troger e il suo Team in una domenica che difficilmente dimenticheranno. Triplo servito dal Magic team in giornata con le perle di Glory Maker e Makito, oltre alla vittoria del cresciuto Saint Julian. «Non riesco a trattenere l'emozione e le lacrime», ci urla Christian, «questa è una soddisfazione doppia per me, visto che l' ho cercato, l'ho voluto fortemente questo Glory Maker. Cercavo un cavallo da destinare agli ostacoli per la prossima stagione autunnale a Milano. Ho pensato a un cavallo dotato di fondo e con le caratteristiche giuste. Mi sono messo in testa questo Glory Maker e dopo averlo seguito, ho deciso di reclamarlo dopo la sua ultima prestazione vincente. Nel giro di pochi giorni era già nelle scuderie di Raffy che chiaramente non c'ha messo molto a provare subito il corridoio delle siepi. Ho chiesto al mio trainer di provare a correre questa corsa per dare un'effettiva misura al mio allievo», insiste Troger. «Il risultato lo avete visto tutti!»

Nemmeno il tempo di prendere fiato e recuperare la voce dopo l'esultanza ed ecco la seconda perla di giornata con la passeggiata sulle siepi di un cavallo che potrebbe essere importante. «Questa è un'altra mia invenzione francese», tuona l'uomo di Lana. «L'ho pescato nell'inverno francese a reclamare. Al contrario con lui inizialmente pensavamo potesse essere importante per le corse italiane. Purtroppo il suo carattere ne ha limitato la carriera in piano e dopo soltanto una corsa in Italia il mio manager Giulio Tomanin (che ringrazio) ha deciso di dirottare Makito alle siepi». Via da Milano e subito a Merano per saltare. Il resto è cronaca. Due su due sulle siepi e assoluto leader della generazione.

Andiamo a cercare negli spogliatoi il suo trainer e jockey Romano per complimentarci con lui per il doppio d'autore che ha calato in giornata. «Sono molto soddisfatto di questo Makito, mi è parso molto più rilassato rispetto al debutto. Seppur ancora molto ardente, sto cercando d'insegnargli il nuovo mestiere. Non è forse ancora preciso e intonato sui salti, ma il tutto è dovuto alla sua irruenza, però vi assicuro che in quanto a mezzi non è secondo a nessuno. Sono soddisfatto anche della prestazione della femmina No Profit, che ha ancora bisogno di maturare mentalmente. Mi sono preso il lusso e la soddisfazione di vincere la prima edizione del Premio Merano, corsa ereditata da S. Siro. Sarò il primo nome scritto nella storia di questo Merano versione piano. Sono l'unico che ha vinto il "Merano" in ostacoli e in piano», ci racconta scherzandoci sopra il mitico Raffy. Chapeau. E.O.

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