L'INTERVISTA nicola brienza DOLOMITI ENERGIA 

«Ora impareremo  a dare il giusto valore alle cose» 

Parla l’allenatore. «Qui a Milano mi colpiscono le strade vuote, riempio le mie giornate guardando partite Nba e serie televisive, mi manca il rapporto con i giocatori, la quotidianità del mio mestiere»  


Federico Casna


In un momento così complicato, la palla a spicchi può essere un diversivo. Il basket italiano è fermo da settimana, nonostante il timido tentativo di ripresa dell’attività da parte della Legabasket dopo la pausa Nazionali di metà febbraio, quando l’emergenza Covid-19 era appena stata percepita in Italia. La Dolomiti Energia aveva anche fatto in tempo a disputare l’ultima partita di Eurocup nella tana del Partizan di Belgrado, ma la reale comprensione del fenomeno Coronavirus ha poi portato allo stop alle competizioni. Da allora coach Brienza ha deciso di trascorrere la quarantena a Milano, che per questioni logistiche gli è più congeniale, pur temporaneamente lontano dagli affetti. Ed è proprio tra le mura di casa che il basket gli permette di distrarsi un attimo dalle condizioni in cui versa la sua regione, con la replica di qualche partita trasmessa alla tv o con un video in cui insegna ai giovani followers della Dolomiti Energia qualche fondamentale della pallacanestro, raccomando ovviamente a tutti di non uscire.

Coach, com’è percepita la situazione della Lombardia, la regione più colpita dal virus, da una persona che la vive quotidianamente come lei?

Ho la fortuna di poter restare a casa e, a parte una volta in cui sono uscito per fare la spesa, sono sempre rimasto qui. La differenza più impattante è ovviamente la strada: guardando dal balcone vedo zone, solitamente molto affollate, ora completamente deserte. Le uniche persone che si vedono sono quelle in fila fuori dal supermercato. Speriamo che questa consapevolezza del problema porti ad un miglioramento tangibile nel minor tempo possibile.

Come trascorre le sue giornate? Quanto spazio ha il basket nella quarantena di coach Brienza?

Ovviamente ne ha tanto: questo tempo deve pur essere occupato in qualche modo. In realtà sto guardando poco basket europeo, anche perché ritengo che in questo momento concentrarsi sul lavoro abbia poco senso. Preferisco seguire le repliche dell’Nba, che mi permettono di distrarmi un po’ e di apprezzare di più il basket come gioco. Sto iniziando poi a seguire qualche serie tv, nonostante non mi avessero mai appassionato fino ad ora. Spero di poter ricordare questo momento come quello in cui mi sono appassionato alle serie, piuttosto che per gli eventi negativi.

Che rapporto ha con i suoi giocatori e con lo staff in questo momento?

I giocatori in questo momento sono seguiti quotidianamente dal nostro preparatore atletico Andrea Baldi, che ha assegnato loro alcuni esercizi individuali, e dal nostro fisioterapista Giacomo Beccucci, il quale si occupa soprattutto dei giocatori che avevano avuto problemi fisici prima dello stop. Ovviamente i ritmi sono totalmente diversi, quindi ci sentiamo solo saltuariamente per verificare che tutto proceda secondo i piani. Scrivo qualche messaggio ai miei giocatori per sapere come stanno loro e le rispettive famiglie.

È notizia degli ultimi giorni il ritorno dei giocatori americani negli States, ad eccezione di Kelly che ha deciso all’ultimo di restare qui. Ha percepito paura da parte loro?

In realtà mi sembravano tutti abbastanza tranquilli, per quanto si possa esserlo in questo momento. Penso che la notizia sulle restrizioni del traffico aereo negli Stati Uniti abbia influito sulla loro decisione di ricongiungersi alle proprie famiglie, così come hanno fatto tanti altri giocatori nel nostro campionato in attesa di eventuali riprese. Sono ovviamente disponibili a rientrare appena ce ne fosse bisogno, mentre Kelly ha deciso all’ultimo di restare qui con compagna e figlio.

Cosa succederebbe se il campionato dovesse riprendere più avanti? Quanto cambierebbe la competizione?

C’è innanzitutto da dire che il campionato di Serie A veniva già da un periodo di pausa e molte squadre avevano usato questa finestra per completare il proprio roster, mescolando così un po’ le carte. Sarebbe un torneo completamente diverso che avrebbe poco a che fare con i punti conquistati fino ad ora dalle varie squadre. Alcune società potrebbero essere penalizzate da eventuali giocatori che decidono di non tornare, oltre che dai mancati incassi di tutto il settore che sono già un problema per la Lega. Non spetta a me decidere ma penso che molte società siano già proiettate verso la prossima stagione. Seguiremo l’evoluzione della situazione e ci adegueremo.

Cosa le manca di più del suo lavoro?

Banalmente la quotidianità. Questi momenti ti permettono di apprezzare ancora di più il lavoro in palestra, il rapporto con i ragazzi da un punto di vista umano e professionale.

Indipendentemente da come si concluderà questa stagione, quali sono le cose che la hanno soddisfatto di più sulla panchina di Trento e quali invece cambierebbe?

All’inizio anno ci è mancata sicuramente un po’ di esperienza e in questo discorso tiro in ballo anche me stesso, poi però eravamo arrivati a trovare una nostra identità su cui costruire risultati positivi e soddisfazioni. Questo percorso di miglioramento è stato sicuramente l’aspetto più importante. Gli aspetti negativi sono pochi, anche grazie alla società che è sempre stata di supporto nelle difficoltà. Se si potesse cambiare qualcosa, aggiungerei qualche giorno di riposo nei momenti della stagione in cui avevamo la doppia competizione. A volte ci è mancata la lucidità per gestire quelle partite ravvicinate, ma sono sottigliezze.

Concludiamo con un pensiero positivo: cosa si può trarre da questa situazione ?

È difficile trarre qualcosa di positivo da un momento drammatico come questo ma forse potrà insegnarci ad attribuire il giusto valore alle cose. Per le persone che non sono in prima linea nell’emergenza, questa potrebbe essere un’opportunità per rallentare i propri ritmi frenetici. Quando finirà tutto questo avremo probabilmente imparato ad apprezzare maggiormente le nostre vite.

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