Pellegrino centra l’argento nella «sua» Davos 

Sci di fondo. Nella tappa svizzera di Coppa del mondo, sulla pista amata, l’azzurro cede solo a Klaebo



DAVOS (Svizzera). Federico Pellegrino lo aveva promesso e la promessa è stata mantenuta. Sul circuito amico di Davos, il fondista azzurro conquista nella sprint il secondo posto alle spalle di un inarrivabile Johannes Klaebo. Per Pellegrino si tratta del ventesimo podio in carriera, il quarto a Davos, dopo due vittorie e un terzo posto. Una gara molto intelligente, quella del poliziotto valdostano, percorsa già dalla semifinale sulle code di Klaebo, cercando di intuirne traettorie e punti deboli. Che non ci sono stati. Il norvegese ha dominato senza discussioni, ma Pellegrino ha rintuzzato gli attacchi di tutti gli altri avversari ed è rimasto sempre vicino al rivale, fino all’ultimo metro. Terzo posto per il russo Alexander Bolshunov, comunque un comprimario nel duello fra Pellegrino e Klaebo. La prima gara sulle Alpi riporta dunque in auge il campione azzurro, ora lanciato verso la parte cruciale della stagione quale unico avversario accreditato del talento di Norvegia nelle gare sprint. La gara femminile era terminata in volata con la vittoria della svedese Stina Nilsson sulla norvegese Maiken Falla e al terzo posto l’americana Kikkan Randall. Fuori dai punti tutti gli altri azzurri al via.

Il podio individuale numero 16 della carriera in Coppa del mondo arriva per Federico Pellegrino proprio sulla pista forse più amata, quella di Davos, sulla quale ha colto nel 2014 il primo trionfo. «Ho corso per vincere - racconta il campione del mondo della specialità - dando il meglio dal primo all’ultimo metro, ma ho trovato sulla mia strada Klaebo che è l’uomo del momento, sembra un marziano, più di così era impossibile ottenere. Essere sul podio a dicembre aiuta molto tutto l’ambiente. Qui a Davos è il mio quarto podio e non posso che confermare di gradire la pista, avevo scelto il percorso più giusto entrando nel secondo quarto di finale, la semifinale valeva già una finale per i tanti avversari pericolosi, mentre sapevo che in finale l’unica tattica era quella di accodarmi a Klaebo e approfittare nel caso facesse un passo falso. Ho cercato di stargli attaccato ma non è bastato, spero che da qui alle Olimpiadi la sua condizione cali... Domenica (oggi per chi legge, ndr) parteciperò alla 15 km a tecnica libera, poi preparerò i Campionati Italiani e poi andrò al Tour de Ski fino alle tappe di Oberstdorf».

oggi in tivù: ore 13.30, su Eurosport, gara sprint a tecnica libera maschile e femminile.













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