Calcio

Per il Südtirol un giovane centrocampista dall’Inter: è Marco Pompetti

Il centrale, 22 anni, arriva in prestito: l’anno scorso era in forza al Pescara, con cui aveva segnato 5 reti (e 11 assist) in 36 presenze. «Sono orgoglioso di questa scelta»



BOLZANO. Il Südtirol si tinge… di nerazzurro: in rosa, infatti, arriva in prestito l’attaccante Marco Pompetti, 22 anni, prodotto del vivaio neroazzurro.

Il centrocampista centrale-mediano, classe 2000, si è legato al club biancorosso fino al 30 giugno 2023. Nella stagione agonistica 2021-2022, ha giocato in prestito al Delfino Pescara 1936, in serie C (girone B), squadra della città natale, disputando complessivamente 36 gare, impreziosite da 5 reti e 11 assist.  

Nato a Pescara, il 22 maggio 2000, 176 centimetri per 72 kg di peso forma, centrocampista-mediano di piede sinistro, Marco Pompetti nella stagione scorsa, con la casacca del Pescara ha totalizzato 31 presenze in campionato (serie C girone B) con 4 reti e 9 assist, a cui si aggiungono 3 gare e un gol nei playoff e 2 gare e 2 assist in Coppa Italia Serie C.

Cresciuto nel Pescara, dopo la stagione 2016-2017 con la formazione Primavera degli adriatici (10 gare) è passato in forza all'Inter, vestendo la casacca della formazione Primavera allenata da Stefano Vecchi e laureatasi campione d’Italia grazie alla finale vinta per 2-0 a Reggio Emilia ai supplementari contro la Fiorentina, con la seconda rete firmata da Matteo Rover. In quella squadra - di cui faceva parte anche Nicolò Zaniolo -, Pompetti era il vertice basso del centrocampo, il metronomo della manovra neroazzurra. Neroazzurro Primavera anche nella stagione successiva con mister Armando Madonna (secondo posto finale alle spalle dell’Atalanta).

Con l’Inter Primavera ha totalizzato complessivamente 47 presenze con 1 rete e 13 assist. Nel gennaio del 2020 si è trasferito in B al Pisa, disputando una gara dopo il lockdown. La stagione successiva un’altra gara in B a Pisa in Coppa Italia Lega Serie A prima dell’approdo - a ottobre - alla Cavese in C: 21 gare e 1 gol nel 2020-2021. Vanta 10 presenze con le casacche dell’Italia: 7 in Under 19 e 5 in Under 18

Quali sono le tue prime impressioni da giocatore del Südtirol?

Sono contento di essere arrivato in una piazza così importante. Ho seguito con attenzione nel corso dell’ultima stagione agonistica le gesta di una squadra che militava nella stessa categoria in cui ho giocato e che ha vinto il campionato con pieno merito, aggiudicandosi in modo significativo il proprio girone. Sono orgoglioso di arrivare all’FC Südtirol e il desiderio di conoscere subito i compagni.  Da parte mia c’è la ferma volontà di fare sempre il meglio possibile.

Cosa ti ha spinto, in modo particolare, a compiere questa scelta?

Sono molteplici i motivi che mi hanno spinto a compiere questa scelta preziosa. Ho avuto il piacere di conoscere la realtà grazie al direttore e alla società, oltre che ai compagni di squadra con i quali o giocato quest’anno e in passato. Tutti mi hanno parlato benissimo, dicendomi che questa è una piazza in cui si lavora bene e seriamente grazie ad una società bene organizzata e strutturata sotto tutti i punti di vista. Non posso nascondere che le parole del direttore sportivo Paolo Bravo e del mister mi hanno dato una carica in più per decidere. Mi hanno fatto sentire parte integrante di un progetto e di questo li ringrazio fin d’ora e sono pronto a ripagare al più presto e a lungo la fiducia che mi hanno accordato.

Da centrocampista centrale occupi una delle posizioni cruciali: come interpreti questo ruolo?

Sicuramente il ruolo che ricopro è di grande responsabilità, come tutti quelli dei vari reparti centrali nel calcio, sono quelli in cui serve sicuramente grande personalità per gestire al meglio le responsabilità. Avere delle responsabilità per me è uno stimolo, un elemento di forza, che mi sprona a dare sempre il meglio e continuare a progredire. Ci sono molti giocatori a cui mi ispiro e da tutti spero sempre di imparare qualcosa. Se devo fare un nome dico che Pirlo, nel suo ruolo è stato uno dei più forti in assoluto. Tra quelli in attività mi piacciono molto Verratti e Kroos.

Alle spalle hai un trascorso in serie B, un campionato particolare, impegnativo, avvincente…

La serie B l’ho conosciuta con il Pisa, anche se non sono riuscito ad esprimere al massimo le mie qualità e non ho potuto mettermi in gioco in quel contesto come avrei desiderato nei sei mesi in cui sono rimasto a Pisa. Sono contento di essere arrivato qui proprio perché ritengo ci siamo tutti i presupposti per poter dimostrare quello che valgo. Il mio primo anno vero e proprio in B comincia al Südtirol.

Al Südtirol ritrovi un compagno con il quale hai condiviso l’esperienza nella Primavera dell’Inter...

Ritrovo con piacere Matteo Rover con il quale ho condiviso l’esperienza all’Inter Primavera, cogliendo importanti risultati tra cui lo scudetto di categoria e il Torneo di Viareggio. Matteo è stato un grande compagno di squadra e un amico fuori dal campo. Insieme abbiamo trascorso tantissimi momenti positivi e abbiamo condiviso anche situazioni meno positive, sempre e comunque con lo spirito giusto. Siamo stati anche compagni di scuola a Milano. Non vedo l’ora di riabbracciarlo.













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