CICLISMO

Per il trentino Benedetti fuga e decimo posto

Vuelta di Spagna, Atapuma è la nuova maglia rossa



SAN ANDRES DE TEIXIDO (SPAGNA). Acuto di Lilian Calmejane in Galizia e nuova maglia rossa per Darwin Atapuma (la quarta in altrettante frazioni). Più o meno appaiati, poi, i big. Questi in estrema sintesi i verdetti della quarta tappa della Vuelta a Espana, la Betanzos-San Andres de Teixido, di 163.5 chilometri. Il ciclista francese della Direct Energy, al primo successo in carriera in una grande corsa internazionale, si è imposto in solitaria, anticipando di 15” Atapuma e lo statunitense Benjamin King (Cannondale Daprac), rispettivamente secondo e terzo di giornata. Proprio il colombiano della Bmc è il nuovo leader della classifica generale.

In decima posizione ha chiuso il trentino della Bora - Argon 18 Cesare Benedetti, anche ieri in fuga – lo aveva fatto anche in occasione della seconda tappa – assieme al compagno di squadra Twaites: il grestano a chiuso a 42” dal vincitore.

Più staccato, a poco più di due minuti da Calmejane, il gruppetto con gli altri migliori della classifica generale e tutti i favoriti per il successo finale. Sono giunti assieme al traguardo, infatti, lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), il britannico Chris Froome (Sky), i colombiani Esteban Chaves (Orica BikeExchange) e Nairo Quintana (Movistar) e l’altro spagnolo illustre Alberto Contador (Tinkoff). A quasi tre minuti dal vincitore di giornata, invece, l’iberico Ruben Fernandez (Movistar), che lunedì sera era in cima alla graduatoria assoluta.

La nuova classififca generale ora vede Atapuma con vantaggi discreti: 29” su Valverde, 33” su Froome, 39” su Chaves e Quintana, che compongono la top five. Contador è 13° a 1’53” dalla maglia rossa; il primo degli italiani è sempre Gianluca Brambilla (Etixx Quick Step), decimo, a 1’23” dal leader colombiano.

Oggi è in programma la quinta tappa della corsa iberica, la Viveiro-Lugo, di 171.3 chilometri, con un solo Gran Premio della Montagna, di terza categoria, riservata quindi, sulla carta, ai velocisti. I “big” dovrebbero invece tirare un pò il fiato, in vista delle imminenti aspre salite.













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