Pollioni sale su L’Estran «Sarà un vero onore» 

Ippica. Il trentaquattrenne fantino sostituisce l’infortunato Bartos in sella al vincitore dello scorso Gran Premio. Protagonista oggi in altre tre prove: «Fiducia in Normandy dela Vega»


Emanuele Orso


Merano. Lo raggiungiamo al telefono, il nostro personaggio della domenica ippica meranese. Si tratta di Alessio Pollioni, romano di 34 anni, ormai da qualche anno fra i top fantini in Italia. Ci facciamo raccontare come nasce la sua passione per i cavalli e per gli ostacoli. «Dici bene quando sottolinei cavalli, perché io li ho vissuti a 360 gradi. Nasco da una famiglia ippica e quindi non potevo non salire su un cavallo in età dove gli altri bambini giocano al parco. Che emozioni, da subito. Ricordi indelebili. Ho provato a fare l'allievo in piano quando a 16 anni pesavo ancora 48 kg. Un maestro come Roberto Brogi mi aveva concesso la "scritta" per poter partecipare al corso allievi fantini. Il tempo di far arrivare la data dell'inizio del corso e già pesavo 56kg e di conseguenza, a malincuore, ho pensato che era meglio rinunciare alla carriera da piano. Ho continuato gli studi e nel frattempo ho ottenuto la patente da gentleman. Per cinque anni oltre a partecipare alle corse riservate, ho voluto provare il brivido del Palio. Così, tramite qualche amicizia sono riuscito ad arrivare a Siena. Ho fatto qualche prova ma il famoso Palio non sono mai arrivato a correrlo (un cruccio che gli è rimasto) ma sono riuscito comunque a partecipare in altre città dove questo genere di manifestazioni sono sentitissime».

L’ostacolismo

«Avendo sempre l'adrenalina a mille - continua Pollioni - e una mamma sorella del grande Maurizio Moretti, credo che il mio destino fosse già segnato e destinato all'ostacolismo. Sono soddisfatto della mia vita e di essere un jockey da ostacoli».Tante le collaborazioni con i migliori trainer italiani. «Mi sono tolto parecchie soddisfazioni e non ho certo intenzione di fermarmi qui. Notti Magiche sicuramente il cavallo del cuore. Insieme praticamente abbiamo cominciato la carriera, lui da cavallo d' ostacoli e io da fantino. Ricordo il facile assolo a S.Siro insieme, in una prova per debuttanti in siepi». Quest'inverno a Pisa Pollioni si è “invaghito” di un cavallo del Josef Aichner. «Mi è bastato guardarlo al tondino e non mi sono sbagliato nemmeno in pista, quando il grigio Beau Sanois ha dimostrato di che pasta è fatto». Fortuna(sua) o sfortuna (altrui)i due in un caldo pomeriggio di questa estate s'incontrano senza volerlo. L'allievo di Pepi Vana è partente in una condizionata ed è al rientro dallo sfortunato capitombolo occorsogli nella Gran Corsa Siepi d'Italia. «Ero tranquillamente in tribuna, quando purtroppo è caduto Josef Bartos in sella a un allievo del signor Aichner, e così ho sentito trillare il cellulare ed era Vana che mi chiedeva se avevo piacere di montare Beau Saonois. Non ho tentennato un solo attimo e ho detto sì. Il risultato è ancora impresso a tutti gli appassionati». Alessio e il suo meraviglioso grigio, dopo il salto dell'ultima siepe, vanno a caccia del fuggitivo Live Your Life e lo battono negli ultimi metri. «Che soddisfazione battere Romano!»

Previsioni

Si sono chiuse giovedì le iscrizioni al Gran Premio Merano Alto Adige: 62 i nomi dai quali usciranno i partecipanti. «Ho avuto il piacere di montare negli ultimi quattro Gp disputati - spiega Pollioni -,anche se con risultati modesti. Quest'anno sono la “riserva di lusso” del team Aichner/Vana e mi auguro di poter salire in sella a un loro portacolori. C'è abbondanza nel loro roster. Potendo sceglier non avrei dubbi: Notti Magiche». Ora Alessio metti da parte i sogni ci servono i tuoi pronostici nelle corse in cui oggi sei protagonista. «Alla terza e monto Mosanto, un cavallo di scuderia polacca che ho provato lunedì mattina e devo dire che mi è piaciuto tanto. Difficile però battere Ivo. Con Normandy dela Vega credo di potermi giocare un'ottima chance anche se i favoriti sono altri, Sky Constellation in primis. Nel Mipaaf monto L’Estran, vincitore del "Merano 2019" e quindi esigo il pronostico», sorride Pollioni che chiude in sella a Salcret nel Tagliabue: «Qui Makito parla un'altra lingua, il mio ha mezzi ma deve fare esperienza».

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