ROMA. Sotto l’insegna della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, nella Sala delle Armi nel parco del Foro Italico, davanti al premier Matteo Renzi e al numero 1 dello sport italiani Giovanni Malagò, c’erano anche le stelle del Trentino Alto Adige. L’occasione era di quelle di prestigio, di quelle dove l’importante è esserci, di quelle che non capitano tutti i giorni nella vita, un po’ come gli ori olimpici o i titoli mondiali. Sono stati proprio gli atleti detentori di un titolo olimpico ancora viventi (fino al 1996) o mondiale nell’ultima stagione ad essere insigniti del Collare d’Oro, la più alta onorificenza sportiva italiana.
Ben 15 i regionali insigniti ma non tutti erano presenti. Tra gli atleti del Trentino Alto Adige premiati dal presidente del Consiglio Renzi, Franco Nones, primo campione olimpico italiano della storia dello sci di fondo (Grenoble ’68), Erika Lechner, pioniera dello slittino oro a Grenoble, la leggenda vivente dei tuffi, Klaus Dibiasi, oro dalla piattaforma in tre edizioni consecutive (Città del Messico ’68, Monaco di Baviera ’72 e Montreal ’76). Quest’ultimo sul palco ha scambiato due battute con il premier Renzi ma soprattutto è stato “intervistato” da una giornalista d’eccezione, Tania Cagnotto in divisa da finanziera, valletta dell’evento assieme alla schermitrice paraolimpica Beatrice “Bebe” Vio.
Riconoscimento (la Stella d’Oro per il suo lavoro da dirigente) anche per Diego Mosna, il patron della Trentino Volley. Premio anche per il caporal maggiore scelto dell’Esercito, Roland Fischnaller, campione del mondo in carica nello snowboard. Collare d’Oro anche per gli sciatori Gustav Thöni e Josef Polig, gli slittinisti Walter Plaikner, Paul Hildgartner, Kurt Brugger e Wilfried Huber, il pesista Norberto Oberburger, i fondisti Giorgio Vanzetta e Paolo Lorenzini, e Hubert Perfler nel goalball. In apertura di cerimonia il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha ricordato il «fondamentale apporto del presidente del consiglio Matteo Renzi e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la candidatura di Roma e dell’Italia a ospitare le Olimpiadi del 2024».
«Le Olimpiadi le vinciamo, io dico che possiamo farcela – ha aggiunto il premier Renzi che il 3 agosto 2016 inaugurerà Casa Italia a Rio dei Janeiro – Lo sappiamo, la rivale è Parigi, ma io ci credo. Ce la giocheremo a tutti i livelli. Questa partita che vogliamo vincere, poi se non ce la faremo avremo comunque restituito progettualità importanti in questo settore e credibilità all'Italia. Il logo presentato ieri (un Colosseo tricolore, ndr) è strepitoso e se tutti insieme faremo la nostra parte la partita delle Olimpiadi sarà preziosa per il Paese».