Sci di fondo

Rezac fredda Brigadoi in volata, la Heiskanen è senza avversarie

Temperature rigidissime alla Pustertaler Ski Marathon. E Adele Pollam corre per il marito scomparso



ALTA PUSTERIA. Pustertaler “da brivido”, che si è risolta solo alla volata finale sul traguardo di Sesto: vittoria per il ceco Stanislav Rezac, tra i favoriti dalla vigilia, che ha staccato di 2 secondi Mauro Brigadoi, vincitore dell’edizione 2016. Terzo l’azzurro Giorgio Di Centa.

356 gli atleti al via in rappresentanza di 12 nazioni: italiani, tedeschi, austriaci, ma anche russi e finlandesi. Una Pustertaler Ski Marathon, quella 2017, che si è corsa con un clima rigidissimo: -16 gradi alla partenza di Braies/Ferrara, - 18 alla Nordic Arena di Dobbiaco, dove il terzetto maschile già aveva staccato gli avversari. È nel tratto tra l’entrata nel paese di Sesto e l’arrivo che Rezac e Brigadoi fanno la differenza, arrivando affiancati al rettilineo finale. 1.20. 12 il tempo del vincitore, 1.20.14 per la medaglia d’argento; 1.20.46 il tempo fatto registrare dal campione olimpico della 50 km di Torino 2006.

Tra le donne, dominio della finlandese Helli Heiskanen, che ha chiuso la sua gara in 1.34.03; nettamente staccate le altre due atlete sul podio, la tedesca Franziska Muller (1.39.09) e la vicentina Deborah Rosa (1.44.50). Per l’atleta del GSA Asiago, una medaglia di bronzo che arriva proprio nel giorno del ventiduesimo compleanno.

La gara si è corsa sulla distanza dei 35 chilometri contro i 60 abituali per la mancanza di neve, ma questo non ha certo ridotto lo spettacolo e la fatica degli atleti.

«Ero venuto qui con l’obbiettivo di vincere, secondo è pur sempre una buona posizione, ma per me è come se avessi perso»: questo l’amaro commento a caldo di Mauro Brigadoi. «Stavo veramente bene oggi, i materiali erano al top, ma ho dovuto inchinarmi a un Rezac fortissimo in volata. Il freddo si è fatto sentire, ma la pista era perfetta: congratulazioni agli organizzatori che, come lo scorso anno, hanno saputo realizzare un bellissimo tracciato”. Soddisfatto per il terzo posto Giorgio Di Centa: «Sono contento del mio piazzamento dietro a due atleti di valore come Rezac e Brigadoi. Siamo rimasti in tre fino a Dobbiaco, poi io ho perso contatto negli ultimi 4 chilometri, quando loro hanno cominciato ad andare forte; io al momento non sono specialista nelle spinte, non ho ancora fatto preparazione specifica, è stato un allenamento molto positivo».

Grande emozione per l’arri vo di Adele Pollam, atleta di Vigo di Fassa, che ha corso con un pettorale particolare: «Sono qui per ricordare mio marito – ha detto all’arrivo -, morto quest’estate per un tumore. Sul mio pettorale ho scritto “Corro per Dino” e ho attaccato due fotografie, di una gara e di un’escursione scialpinistica. Con lui ho corso le Pustertaler, le Marcialonga; lo scorso anno per la malattia non ha potuto partecipare, e quest’anno ho voluto correre per lui. Per questo mi sono fatta dare due medaglie al traguardo: una è sua».

Grande soddisfazione anche per gli organizzatori: «Fortunatamente nei giorni scorsi ha fatto molto freddo, quindi abbiamo potuto portare la neve artificiale lungo il tracciato. – commenta Alfred Prenn, presidente della Pustertaler Ski Marathon – Un’impresa che abbiamo portato a termina grazie all’aiuto di tutti i cinque paesi attraversati dalla gara, da Braies fino a Sesto».













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