Roland Garros, Seppi sfiora l’impresa contro Djokovic

Il tennista di Caldaro si è arreso solo al quinto set contro il numero uno del mondo



E’ finita con una prestazione super e un pizzico di rammarico l’avventura di Andreas Seppi al Roland Garros. La “mission impossibile” contro Novak Djokovic infatti stava per tramutarsi, dopo i primi due set, in un’impresa assolutamente alla portata del 28enne altoatesino, che ha messo davvero paura al numero uno del mondo, contro il quale aveva perso nettamente tutti i sette precedenti confronti, l’ultimo dei quali solo qualche settimana fa a Montecarlo (6-1 6-4 per il serbo).

Dopo due ore e mezza Seppi era avanti due set a zero (6-4 7-6), e nel terzo ci poteva anche stare un leggero calo. Break in apertura di Djokovic, immediato contro break dell’azzurro che si ripeteva poi nel sesto game dopo aver ceduto per la seconda volta il servizio nel game precedente. Sul tre pari però Djokovic ha avuto una grande reazione, ed ha infilato tre giochi di fila per il 6-3. A quel punto ci si è messo anche il vento a togliere sicurezza a Seppi.

Le gran folate sul centrale hanno cominciato a incidere sulla precisione, ed è scontato dire quanto sia pericoloso far rientrare in partita il serbo, che infatti è volato sul 3-0, ma ancora una volta Seppi è stato bravo a non cedere. L’azzurro si è ripreso il break e ha poi annullato quattro palle del 2-4 nel sesto gioco. L’equilibrio si è protratto fino al cinque pari, poi Djo-kovic ha messo in cascina con autorità il proprio servizio e nel game successivo ha estratto il colpo del fuoriclasse, inventandosi un passante stretto in backspin sull’attacco dell’azzurro, che poi nello scambio successivo ha consegnato il set all’avversario.

Tutto da rifare quindi per l’italiano, con la stanchezza che però cominciava ad accumularsi ed i riflessi che game dopo game andavano appannandosi. Sintomatico, a questo proposito, il fatto che per la prima volta Seppi abbia cominciato a cercare con lo sguardo, in cerca di supporto, l’angolo del suo team. Nel set finale Andreas ha pagato a caro prezzo forse l’unico turno di servizio giocato davvero male. Tre errori di diritto e un doppio fallo, il quarto dell’incontro per lui, e break praticamente regalato al serbo, che al contrario è stato molto freddo nell’annullare la palla break nel gioco successivo, per poi chiudere 6-3 con una gran sberla di diritto. Archiviata la sconfitta, c’è da augurarsi che l’anno d’oro di Seppi prosegua ora sull’erba. Dopo la vittoria di Belgrado ed i quarti al Foro Italico, a Parigi ha giocato un gran torneo, raggiungendo per la prima volta gli ottavi in uno Slam, tenendo testa per oltre quattro ore al numero uno al mondo, ed eliminando avversari come Davydenko, Kukushkin e Verdasco. Segnali questi che confermano la crescita e l’ottimo stato di forma di Seppi, che lunedì prossimo salirà al numero 24 del ranking.













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