Roma vicina al miracolo con il Liverpool  

Inglesi battuti 4-2 ma in finale contro il Real Madrid che, “fortunato” quanto ad arbitri, ha eliminato il Bayern



ROMA. Roma a testa altissima e tra gli applausi, ma a Kiev ci va (con merito) il Liverpool: niente remake dell’impresa con il Barcellona, due errori spianano la strada (già in discesa dopo il match d’andata) ai Reds che trovano il Real in finale di Champions. Un Olimpico stracolmo non riesce a dare quella spinta in più alla Roma, che ottiene un successo per 4-2, platonico e beffardo, dopo aver rimontato due volte con l’autogol di Milner e Dzeko le reti di Manè e Wijnaldum, doppietta di Nainggolan tra l’86’ e il 94’ (su rigore). Troppo tardi. Non basta.

Roma col piede ben pigiato sull’acceleratore fin dai primi secondi: ci prova due volte Dzeko, non trovando la collaborazione dei partner d’attacco (Schick ed El Shaarawy), poi anche Florenzi spaventa Karius da fuori. Ma un clamoroso errore in appoggio di Nainggolan spiana la strada alla velocità dei Reds: Firmino per Manè, niente da fare per Alisson (9’). Per passare adesso ne servono quattro e in maniera fortunosa l’1-1 arriva al quarto d’ora: Lovren anticipa Schick ma il suo rinvio centra in viso Milner, autogol che riaccende un Olimpico stracolmo. Salah e Manè spaventano Alisson. Sul corner, altro regalone della Roma: Dzeko di testa “serve” Wijnaldum, che anticipa Alisson. Ora è più di un Everest. Anche perchèéil palo frena El Shaarawy al 35’ e Florenzi è impreciso prima dell’intervallo. Prova a riaprirla al 52’ Dzeko: Karius respinge la conclusione di El Shaarawy sui piedi del bosniaco che, sul filo del fuorigioco, firma il 2-2. Under per Pellegrini e il turco non va distante dal 3-2, poi Skomina non vede un rigore netto, il mani di Alexander-Arnold toglie letteralmente dalla porta la conclusione a botta sicura di El Shaarawy. Sarebbe stata anche espulsione per il terzino di Klopp. Generosa la Roma, impreciso Dzeko, poi Alisson col piede mura Firmino. Schick, Under, il giovane Antonucci e Dzeko non sfondano. All’86’ sorpasso Roma: lo firma Nainggolan. E allo scadere anche il rigore del belga per il poker. Non basta. A Kiev va il Liverpool, il sogno giallorosso finisce qui.

A “completare” la finale sarà dunque, come noto, il Real Madrid che la centra per il terzo anno di fila grazie al 2 a 2 maturato in casa l’altroieri sera, nel ritorno della sfida contro il Bayern Monaco (vinta all’andata in Germania per 2 a 1). Un ritorno di semifinale costellato ancora di polemiche sul Real ed errori pro Real. Nel finale del primo tempo, con le squadre sull’1 a 1, un fallo di mano in area di Marcelo (che poi nel post partita lo ammetterà...) non viene sanzionato dall’arbitro, episodio che va a sommarsi a un paio di interventi di Ramos su Lewandowski che avrebbero potuto portare al rigore.















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