Volley A1 donne

«Siamo un bel un gruppo, i risultati arriveranno»

Parla il forte centrale Marina Zambelli arrivato al Neruda dopo tre anni in Francia


di Matteo Igini


BOLZANO. «Se me lo avessero detto il giorno prima sarei stata contentissima. Per come è andata c'è un po' di rammarico, perché avremmo potuto fare il colpo grosso». Il Neruda Südtirol Bolzano si tiene stretto il punticino conquistato, ma è andato veramente vicino all'impresa di battere le freschissime vice campionesse del mondo di Casalmaggiore, nell’ultimo turno di Serie a.

Lo sa Marina Zambelli, centrale delle altoatesine, protagonista anche lei di un'ottima partita al PalaResia. Purtroppo non è arrivato il successo: la Pomì Casalmaggiore, che era sotto 2-0, ha dimostrato tutta la sua prepotente forza, rimontando e vinto al tie-break. Ma il Neruda è uscito comunque a testa alta da una sfida che alla vigilia sembrava davvero impossibile, ed è uscito dal campo soprattutto con un punto in più in classifica.

«Il rammarico resta per l'occasione sfuggita – spiega la forte ventiseienne giocatrice lombarda, cresciuta nella Foppapedretti Bergamo - però bisogna guardare anche il lato positivo e questo è sicuramente un punto importante per noi. Ci siamo sbloccate e abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela davvero con tutti».

Dopo tre giornate la vittoria non è ancora arrivata e avete portato a casa un punto, Certo, il calendario non vi ha aiutato, visto il valore degli avversari incontrati sinora...

«Il calendario è difficile, ma non bisogna farsi prendere dallo sconforto. Siamo sicuri che il lavoro pagherà e i frutti si raccoglieranno con squadre che magari sono più alla nostra portata. In ogni partita, comunque, entriamo in campo con un solo obiettivo, quello di vincere, poi se riusciamo a portare via qualche punto alle big va sicuramente bene».

Domenica avevate messo alle corde Casalmaggiore vincendo i primi due set. Poi cosa è andato storto?

«C'è stato un calo di tensione mentale e contro squadre di questo valore non te lo puoi permettere. Bisogna giocare al 110% per vincere un set, figuriamoci per vincerne tre. Loro poi sono cresciute nel gioco, mentre nel primo parziale hanno commesso molti errori, ma siamo state anche noi brave a mettere pressione alle avversarie. Poi Casalmaggiore è uscita alla distanza e ha dimostrato di essere una grande squadra. Questo comunque è un punto che fa morale. Lo abbiamo strappato alle vice campionesse del mondo e questo ti permette di lavorare in palestra con più serenità».

Nelle ultime tre stagioni ha giocato a Le Cannet. Com'è stata l'esperienza in Francia?

«Gli anni passati in Francia mi sono serviti per crescere. Avevo un ruolo importante ed è stata un'esperienza molto importante a livello personale, ma volevo tornare in Italia perché qui c'è un campionato di primissimo livello».

Come mai ha scelto il Neruda?

«Non volevo allontanarmi troppo da casa. Poi il Neruda è una squadra in cui avrei avuto il mio spazio, con un gruppo nuovo, e mi hanno parlato molto bene di questa società, che ha un interessante progetto di crescita. E io ho voluto farne parte. Sta andando tutto bene, si sta creando un bel gruppo e questo è un fattore importantissimo nella pallavolo femminile. Si lavora tanto e i presupposti per fare bene ci sono. Ora speriamo di far girare la ruota».

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