Supercoppa altoatesina 

Pallamano. Il Loacker Bolzano batte i tradizionali rivali del Pressano e si aggiudica il prestigioso trofeo proprio nell’anno del suo 50esimo compleanno. L’SSV Bressanone batte il Salerno e conquista la coppa in campo femminile  



Babbo Natale ha la barba lunga, il fisico possente, non arriva dalla Finlandia ma è di passaporto belga con origini congolesi. Si, chiama Romelu Lukaku è l’altra sera alla Scala del calcio ha dato prova di una generosità non comune nel calcio e soprattutto tra gli attaccanti dove l’egoismo raggiunge picchi da asilo infantile. Perchè sul 2 a 0 lui, rigorista designato, dà la palla al 17enne Esposito e gli dice in un italiano incerto ma efficace: «Vai convinto e fai gol». Il ragazzino non conosce la “Leva calcistica 1968” di Francesco De Gregori ma la strofa “un giocatore non si giudica da questi particolari, ma dal coraggio, l’altruismo e la fantasia” nl’ha già sentita in qualche cover rap, magari dei Sierra, il suo gruppo preferito, e allora calcia senza paura e con 17 anni e 172 giorni diventa il secondo più giovane marcatore nerazzurro di sempre alle spalle di Mariolino Corso che lo precede con 17 anni e 97 giorni. Felice come un bambino (del resto lo è) ringrazia Babbo Natale Lukaklu che prima di risalire sulla slitta e partire per Anversa, la sua città d’origine, firma il 4 a 0 che gli vale la doppietta. Una bella lezione di vita e di comportamento del gigante belga che oltre che un ottimo giocatore si dimostra anche quel collante di anime e di cuori che è essenziale nella filosofia calcistica di mister Antonio Conte, uno che le partite non le vince alla lavagna ma sul lettino dello psicanalista.

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