La polemica

Tamberi: «Schwazer vergogna d’Italia, non lo vogliamo in Nazionale»

Il marciatore sconta la squalfiica per doping ed il campione mondiale indoor del salto in alto lo attacca su facebook



ROMA. «Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza è essere puliti, noi non lo vogliamo in nazionale». Da Gianmarco Tamberi arriva l’attacco durissimo ad Alex Schwazer: il marciatore sconta la sua pena sportiva e uno degli azzurri più in vista della Nazionale di atletica, il campione del mondo indoor di salto in alto si lascia andare a un commento pesantissimo nei confronti di Schwazer, squalificato tre anni e nove mesi per doping. Lo sfogo di Tamberi compare a sorpresa sulla pagina Facebook: «No, non ho mai pensato di doparmi», un chiaro “no” al possibile ritorno in azzurro dell'altoatesino, che ha molte probabilità di diventare suo compagno di squadra alle Olimpiadi di Rio.

Fonti vicine all’iridato di salto in alto confermano che si tratta di frasi autentiche inevitabilmente destinate a scatenare la polemica in ambito azzurro. E che arriva proprio alla vigilia della fine della squalifica di Schwazer, trovato positivo all’Epo il 30 luglio 2012, alla vigilia dei Giochi di Londra: Schwazer è atteso al ritorno ufficiale alle gare in occasione del Mondiale a squadre di marcia, in programma a Roma il 7 ed 8 maggio (sabato le due 20 km e domenica la 50 km): la prima chance per lui di staccare il pass per Rio. Un’eventualità poco gradita a Tamberi, evidentemente, e pare a molti altri dell'ambiente azzurro. La Fidal non commenta, ma lascia trapelare che per le strutture federali a fare fede sono le regole: se l’atleta – Schwazer in questo caso – ha scontato la squalifica torna ad avere i diritti di tutti gli altri, compreso quello di riprendere la maglia azzurra.













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