Milano. «Fin da quando ho iniziato a correre sognavo di arrivare un giorno tra i primi 10 o tra i primi 5 in una corsa come questa, vincerla è qualcosa di incredibile». Sono state queste le prime parole del vincitore del 103esimo Giro d’Italia Tao Geoghegan Hart. «Durante la crono il mio direttore sportivo mi ha detto che stavo guadagnando su Jay Hindley e io ho spinto dal primo fino all’ultimo metro – ha aggiunto l’inglese -. Quando dall’ammiraglia, nel tratto finale, mi hanno chiesto di non correre rischi ho capito che ero vicino alla vittoria. Appena arrivato, la prima cosa che ho fatto è stata cercare la mia fidanzata, siamo stati lontani per un mese. Cosa cambia per me? Di certo rimarrò lo stesso corridore e la stessa persona di sempre».

Assieme a Geoghegan Hart ha potuto esultare anche il vincitore di tappa Filippo Ganna. «Sono felice di aver vinto questa crono, ma sono ancora più felice per il mio compagno di squadra Tao, che ha concretizzato il lavoro di squadra, è stato fantastico – ha commentato il piemontese – Sono più emozionato di lui. Ora brinderemo insieme».

Si è detto felice – quanto meno a parole - anche Jai Hindley. «Se prima di partire mi avessero detto che sarei salito sul podio al Giro, ci avrei messo la firma – ha detto l’australiano – Come squadra siamo in due nella top 3, ma nessuno purtroppo ha vinto».

Meritano una menzione anche i tre trentini in gara al Giro d’Italia 2020, arrivati tutti a Milano.

Il migliore nella crono milanese è stato Nicola Conci, 87esimo a 2’28” da Ganna, con Cesare Benedetti 102esimo a 2’47” e il neoprofessionista Mattia Bais – tre volte in fuga al suo primo Giro - 109esimo a 2’53”. Nella generale Conci ha chiuso 52esimo a 2h43’, Benedetti 94esimo, Bais 102esimo. L.F.

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