Trentino e un po’ di Alto Adige 

Ciclismo, Giro d’Italia 2020. Confermate le nostre anticipazioni: arrivo a Madonna di Campiglio il 27 maggio, il giorno dopo partenza da Pinzolo e arrivo ai Laghi di Cancano dopo l’ingresso in provincia di Bolzano da Passo Castrin e il Passo dello Stelvio affrontato dal versante venostano


MAURIZIO DI GIANGIACOMO


Il primo pensiero è per chi non c’è più. Nel caso del Giro d’Italia, Felice Gimondi: la presentazione dell’edizione 103 della Corsa Rosa, ieri negli studi della Rai di Milano, si è appunto aperta con le immagini del grande campione bergamasco, recentemente scomparso, che vinse nel 1967, nel 1969 e nel 1976. Qualche mese fa fu Richard Carapaz a scrivere il suo nome sul trofeo senza fine: proprio l’ecuadoriano – un po’ emozionato, quasi commosso mentre venivano proiettate le immagini dei suoi genitori intervistati oltreoceano - è stato uno degli ospiti d’onore del vernissage di via Macenate. Dopo i videomessaggi di Miguel Angel Lopez (maglia bianca) e Giulio Ciccone (maglia azzurra nel 2018), è stata la volta del personaggio più atteso, Peter Sagan, presente perché nel 2020 sarà finalmente al via del Giro d’Italia.

La superstar Sagan

«Io ci provo – ha detto lo slovacco, lasciando un po’ con il fiato sospeso gli organizzatori – ma al Giro d’Italia mancano ancora sei mesi, possono succedere tante cose. Il percorso mi piace, soprattutto la prima parte... poi proverò a salvare la gamba».

E con il tre volte campione del mondo si è entrati finalmente nel vivo della presentazione, partendo ovviamente dalle tre tappe magiare. Sì, perché l’edizione 103 della Corsa Rosa prenderà le mosse, il 9 maggio, addirittura dall’Ungheria. Tre tappe all’estero, tre in Sicilia (con il primo arrivo in salita sull’Etna, introdotte da un videomessaggio del due volte vincitore del Giro Vincenzo Nibali), un arrivo (Madonna di Campiglio, il 27 maggio) ed una partenza (Pinzolo, il giorno dopo) in Trentino; poco o niente in Alto Adige, come vi avevamo anticipato nelle scorse settimane.

Arrivo e partenza in Trentino

La tappa trentina – la 17esima, mercoledì 27 maggio, che prenderà il via da Bassano del Grappa – è stata svelata già nei giorni scorsi dagli stessi organizzatori di Rcs Sport sulla loro Gazzetta. Tappa vera, con quattro salite di durezza medio/alta (Forcella Valbona, Monte Bondone da Garniga, Passo Durone e traguardo raggiunto dal versante di Pinzolo) e qualcosa come 5.000 metri di dislivello. Frazione di “vera” montagna che farà da degno preludio ad una delle giornate più importanti della Corsa Rosa 2020, il giorno della Pinzolo-Laghi di Cancano (28 maggio), tappa nel corso della quale i ciclisti affronteranno anche il Passo dello Stelvio.

Dopo la Sicilia, la risalita dalle penisola sarà abbastanza veloce. Si approda sulla costa adriatica con alcune frazioni per velocisti e/o attaccanti. Nella seconda settimana si comincia a salire nella Cesenatico-Cesenatico, quasi 4.000 metri di dislivello, che ricalca la Granfondo Nove Colli. Circoletto rosso sulla cronometro Conegliano-Valdobbiadene. Poi cominciano le montagne, con la salita Pantani, quella della Rivolto-Piancavallo, arrivo già teatro di una delle imprese del Pirata.

L’ultima settimana

L’ultima settimana si apre con la Udine-San Daniele del Friuli, nervosissima. E siamo alla tappa trentina, terza volta del Giro d’Italia a Madonna di Campiglio. Il giorno dopo la Pinzolo-Laghi di Cancano renderà in qualche maniera omaggio all’Alto Adige transitando, dopo la partenza da Pinzolo e la salita di Passo Campo Carlo Magno, per Passo Castrin, San Pancrazio e Lana prima di affrontare il Passo dello Stelvio (Cima Coppi) risalendo la Val Venosta, prima dell’arrivo ai Laghi di Cancano. Sabato 30 maggio il penultimo appello per gli uomini di classifica sarà la Alba-Sestriere con Colle dell’Agnello, Izoard, Monginevro e arrivo in salita. Perché domenica 31 l’ultima tappa non sarà la classica “passerella”, bensì una cronometro di 16,5 chilometri da Cernusco sul Naviglio a Milano.

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