Zomer ha chiuso la porta dell'Alto Adige

Il forte portiere dell'Fc: «Davanti abbiamo diversi giocatori che sanno fare gol»


Francesco Bertagnolli


BOLZANO. «Un bilancio di metà stagione? Positivissimo». Davide Zomer firma con piacere i 23 punti ed il sesto posto in classifica al giro di boa del campionato.
La vittoria contro la Paganese ha riportato il buonumore in casa Alto Adige, Brugger e compagni sono ora attesi all'ultimo sforzo, a Reggio Emilia, prima della meritata sosta invernale.
«Se me l'avessero detto - prosegue il numero uno roveretano - ad inizio stagione avrei tranquillamente sottoscritto queste cifre. Anche se, e l'avevo già detto, ho sempre avuto la convinzione che la squadra era attrezzata per fare bene».
Beh, però i tanti giovani non sai mai come possono reagire al calcio dei professionisti.
«Questo è vero, ma io ci sono passato e conosco come funzionano le cose. In C2 arrivano i giovani delle Primavere, ma quelli più deboli. In C1 ti mandano quelli in grado di fare la differenza. Poi sta a te riuscire a farli esprimere».
Avete risposto alla grande anche all'infortunio di Cascone e al fatto che, come l'anno passato, Sorrentino non ha mai giocato.
«Per quanto riguarda la difesa io ero tranquillo. L'apporto di Mirri non è mai stato in discussione, Nazari è una sorpresa solo per chi non lo conosceva, non per me che lo vedo tutti i giorni. Davanti sta succedendo quello che è avvenuto l'anno passato. Non abbiamo un bomber di razza ma bene o male tanti giocatori che segnano ad alternanza e fanno tornare i conti. Anche perchè i bomber da 15 - 20 gol è difficile averli con il nostro budget. Ma non è detto che con quelli vinci per forza».
La classifica rispecchia i vostri meriti?
«Come ho già detto in passato abbiamo i punti che meritiamo. Forse a Pavia ne abbiamo lasciato uno per strada, è anche giusto dire che domenica scorsa non abbiamo poi fatto tantissimo per battere la Paganese. Il calcio è una ruota che gira, difficile che a fine anno ci siano delle disparità della sorte».
La reazione di Alfredo Romano come è stata presa dallo spogliatoio?
«Scusate, ma non stava schiacciando una mosca? Io non mi sono accorto di niente. Le vere sceneggiate le ho viste in altri anni. Solo voi a Bolzano, che non siete abituati, vi site stupiti».
E la sua che stagione è stata?
«Direi positiva. Sullo standard di quella dello scorso anno, di cui sono contento. Ma non piace giudicarmi, preferisco lo facciano gli altri».
Lei ha giocato in piazze importanti. Come si spiega le difficoltà di Cremonese e Verona?
«La verità è che non sempre prendendo giocatori di categoria superiore riesci a vincere. Questo perchè non tutti s'immedesimano nella dimensione di queste categorie, in cui la battaglia ed il sacrificio sono all'ordine del giorno. E se non riesci a calarti nella parte, ad avere la mentalità giusta, i risultati non arrivano. Nemmeno se sei molto più forte».
E voi a cosa guardate?
«Ad arrivare il prima possibile a 40 punti, che mi sembra la quota della salvezza anche quest'anno. A quel punto possiamo iniziare a puntare a qualsiasi traguardo. Ma prima facciamone quaranta».













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