L’INCONTRO

Cristicchi «rivive» le Opzioni alla Lub

BOLZANO. I lembi di storia che uniscono Trieste e Bolzano, le storie dell’Alto Adige e della Venezia Giulia. Simone Cristicchi, cantautore ospite dell’incontro organizzato dal Centro della Pace alla...


I lembi di storia che uniscono Trieste e Bolzano, le storie dell’Alto Adige e della Venezia Giulia. Simone Cristicchi, cantautore ospite dell’incontro organizzato dal Centro della Pace alla Libera Università di Bolzano ieri mattina, ha cercato di unire questi due passati durante una breve conferenza. «Si tratta di un percorso incredibile che mi ha portato a parlare dell’umanità travolta dai grandi uragani della storia. I profughi e le famiglie scappate, le storie di uomini costantemente in difficoltà» le sue parole dopo un’ora di ritardo che ha indispettito molti. «Quello che è accaduto sul confine orientale - continua l’artista che ha più volte calcato il palco dell’Ariston a Sanremo con temi sociali - è abbastanza simile a quanto avvenuto in Alto Adige con l’annessione del territorio e l’italianizzazione forzata messa in piedi dal fascismo. In molti aspetti le due storie si assomigliano davvero. Pensiamo, per esempio, anche al fenomeno delle opzioni e al destino degli optanti: in Istria è accaduto qualcosa di di verso, ma con contorni decisamente simili». Cristicchi, naturalmente, è protagonista sul palco dei teatri con un musical civile dedicato proprio al tema degli esuli istriani. Il titolo è “Magazzino 18” e l’ultimo spettacolo è in programma oggi alle ore 16 al Teatro Stabile di piazza Verdi. Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una vicenda del nostro ’900 complessa e mai abbastanza conosciuta.