Momenti (ed errori) solenni a Bolzano



Corre sempre lo stesso rischio, Bolzano. Quello di non riuscire ad alzarsi da terra. Prendete le ultime ore. Arriva Jean-Claude Juncker, il primo presidente della Commissione europea in visita solenne a Bolzano. E l’importanza della sua presenza rischia d’essere vanificata dalla parata degli Schützen. Le tradizioni sono una bella cosa, ma non se ogni volta vengono brandite come un’arma.
Da queste parti anche la cultura va maneggiata con cura. Ed è pazzesco che una visita storica s’impigli nei ricordi non per ciò che è stato detto, ma per ciò che è stato fatto (stavo scrivendo imposto). Serviva offrire sul piatto d’argento della destra italiana l’ennesimo argomento utile per dividere una comunità che va invece tenuta insieme con tutte le forze? Perché non pensare, allora, a un’accoglienza speciale per Juncker? Bastava, per celebrare la firma dell’accordo Degasperi-Gruber (che tutto fa venire in mente fuorché una sfilata di cappelli piumati), costruire un evento minuscolo: una piccola cosa capace però di mettere insieme la tradizione italiana, la tradizione sudtirolese, la tradizione ladina, aggiungendo magari anche una cosa organizzata insieme ai profughi, nuovi cittadini di un’Europa che Juncker ha guardato troppe volte dall’alto di uno scranno che sembra impedire di scorgere le ferite profonde e i problemi reali. Troppo semplice? Meglio giocare come al solito a braccio di ferro... Come sulla toponomastica, tema che diventa incandescente solo se la politica, da una parte e dall’altra, lo strumentalizza, incapace di farne invece un fertile terreno per costruire nuova convivenza, memoria aperta, dialogo trasparente, sintesi intelligente. Come su quella che ormai tutti, dopo che lo fece questo giornale, chiamano la settimana Sharm: è davvero possibile che la scuola tedesca imponga di fatto i suoi ritmi e i suoi calendari alla scuola italiana? Rispettare le tradizioni, le abitudini e la cultura, significa anche, in alcuni casi, avere il coraggio di immaginare calendari scolastici simili ma non necessariamente identici.
Gli steccati si superano abbattendoli, non alzandoli o facendo finta che non esistano.













Altre notizie

Attualità