il caso

Orsi, giornalista boicottò il Trentino: la Rai apre un procedimento disciplinare

La sua difesa: “Non c'era alcun servizio assegnato che mi sono rifiutata di fare"

LA VICENDA. Si sarebbe rifiutata di mandare in onda un servizio



TRENTO. La Rai ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della giornalista Silvia Di Tocco, che aveva criticato pubblicamente il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega), dopo l'uccisione dell'orso M90. La conferma - dal momento che il procedimento era stato già annunciato - arriva dalla seduta del 6 marzo scorso della Commissione parlamentare di vigilanza dopo che il tema è stato posto da alcuni parlamentari, tra cui le deputate trentine Elena Testor e Vanessa Cattoi (Lega).

La giornalista aveva anche annunciato di non voler più realizzare un servizio sul progetto “Bike to Work”, iniziativa lanciata dal comune di Trento.

"Diversamente da quanto detto dal sindaco di Trento non avevamo ancora nessuna intervista concordata e non c'era alcun servizio assegnato che mi sono rifiutata di fare: eravamo ancora in una fase organizzativa quindi così come io lo avevo proposto, avevo anche la libertà di annullarlo per mia deontologia professionale che mi impedisce di dare visibilità gratuita a una città, capoluogo della provincia autonoma di Trento guidata dal mandante delle uccisioni degli orsi", si era difesa Di Tocco in una intervista a La Stampa.













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