dolomiti

Alto Adige, le associazioni accusano: “Troppe auto e nuove costruzioni, così non si tutela la montagna”

Appello di Alpenverein, Cai, Dachverband e Heimatpflegeverband alla Provincia: “Un milione di turisti a luglio, traffico a rischio collasso”



BOLZANO. E’ un grido d’allarme e un atto d’accusa quello delle associazioni alpine e ambientaliste dell’Alto Adige. Insieme Alpenverein Südtirol, Cai Alto Adige, Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol e Heimatpflegeverband Südtirol lamentano "la mancata sensibilità nei confronti dei paesaggi naturali e culturali alpini".

"Lo spazio alpino è sotto pressione oggi più che mai”– denunciano – e citano “i nuovi progetti di costruzione come il rifugio 'A. Fronza' alle Coronelle o il rifugio 'Passo Santner', l'aumento del traffico sui passi dolomitici, il progetto per la costruzione dell''Almdorf Schnals' e la legalizzazione della strada di accesso alla Malga Antersasc, tutti esempi di quanto lo spazio alpino stia subendo forti pressioni". 

Le associazioni altoatesine si dicono "deluse dall'attuale politica di tutela o, meglio, di mancata tutela dello spazio alpino" e chiedono "da parte della politica una presa di coscienza chiara e inequivocabile dell'alto valore del paesaggio naturale e culturale alpino formatosi nel corso dei secoli, e si aspettano una politica molto più coerente con relative decisioni altrettanto concrete in questo ambito".

"Tutta una serie di progetti e sviluppi - aggiungono le associazioni - mostrano come sempre meno venga preso in considerazione il valore dei paesaggi naturali e culturali alpini, che sono niente meno che il più grande patrimonio dell'Alto Adige. Si ha l'impressione che solamente attraverso un (sovra)sviluppo e un massiccio (sovra)utilizzo si possa generare un valore sociale".

Per le associazioni si è già raggiunto il limite:  "L'Alto Adige è ancora a caccia di record. Solo a luglio è stato stabilito un nuovo record assoluto con oltre un milione di arrivi. Questa ressa di turisti è ovviamente una delle principali cause del traffico veicolare. Non solo nelle aree urbane dell'Alto Adige è costante la minaccia di un collasso del traffico; le valanghe di automobili si spostano con crescente insistenza anche lungo i passi di montagna. Per molti anni le associazioni firmatarie hanno cercato di tutelare la zona alpina attorno ai passi di montagna. Finora è successo poco. I soli conteggi dei veicoli in circolazione non sono sufficienti a regolare il traffico sui passi. Questo sviluppo è particolarmente preoccupante per i passi dolomitici situati nel patrimonio mondiale dell'Unesco”.

Nel loro impegno per la tutela dello spazio alpino naturale, le associazioni alpine e ambientaliste altoatesine sono sostenute anche dai tedeschi "Huberbuam" e dal gardenese Alex Walpoth. L'alpinista professionista e ambasciatore di Natura 2000, Alexander Huber, sostiene che "vadano sviluppate esperienze sostenibili nella natura, perché tutti siamo consapevoli di che grande regalo ci sia stato fatto con le Alpi qui nel centro all'Europa". 













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