Bassa Atesina

A Salorno i «nativi ecologisti»: in 140 a far risplendere il borgo

Dopo due anni di stop causa pandemia la manifestazione ha riscosso un grande successo. Anche un bidet in mezzo all’immondizia raccolta. Il vicesindaco Cortella: «Positiva la presenza di tanti giovani»



SALORNO. Dopo due anni di pausa dovuti alla pandemia, a Salorno è tornata l’iniziativa «Paese pulito». Un ritorno in grande stile, visto l’alto numero di volontari e di rifiuti raccolti fra l’abitato, la frazione di Pochi e la zona industriale.

«C’erano più di 140 persone, fra cui i volontari di una ventina di associazioni del paese. Ma si sono proposte di partecipare anche molte famiglie e persone singole» rivela Ivan Cortella, vicesindaco e promotore dell’iniziativa, facendo presente che, come al solito, sono stati raccolti parecchi mozziconi di sigaretta. Abbandonati un po’ ovunque e in alcune aree, in buona compagnia di un vecchio materasso, una vecchia bicicletta e addirittura un bidet. «In zona industriale c’erano un po’ più di rifiuti, anche perché è poco frequentata dai cittadini e passano molti camion - sottolinea l’amministratore ed organizzatore dell’iniziativa -. Molte volte, i camionisti passano la notte in zona prima di caricare».

L'altro giorno è stata una mattinata all’insegna del senso civico dunque, partita dalla caserma dei Vigili del fuoco con la distribuzione dei cosiddetti attrezzi del mestiere (sacchi, scope, guanti) ai volontari, suddivisi in otto squadre. Una per ogni zona in cui è stato diviso il paese.

L’attività è incominciata al mattino presto, intorno alle 8, ed è proseguita per alcune ore, fino a mezzogiorno. Ad accompagnare ogni gruppo, lungo il tragitto, c’era un trattore che trainava un rimorchio per caricare e trasportare i rifiuti da conferire al centro riciclaggio di Salorno. «In aggiunta c’era anche un pick up dei Vigili del Fuoco, che assieme al gruppo giovanile hanno ripulito tutta la zona della cascata lungo il rio Tigia», fa sapere Cortella.

Paese pulito è un’iniziativa solitamente promossa all’inizio della primavera, prima che la vegetazione diventi troppo florida, rendendo così alquanto difficoltosa la pulizia nelle zone esterne al centro urbane. «Una cosa positiva è aver visto la presenza di tanti giovani all’interno di questa attività, per cui ho coinvolto anche le scuole elementari e le scuole medie, sia italiane che tedesche» afferma il vicesindaco, senza nascondere l’impegno di alcune scuole verso il tema ecologico. Altre, una classe per ogni settimana, molto volentieri si sono rese disponibili.

Insomma, davvero un progetto educativo per tutte le età, definito in chiusura da Ivan Cortella: «Utile ad insegnare ai giovanissimi l’importanza di tenere pulito l’ambiente, partendo dai cortili dove ogni giorni fanno la ricreazione, per conoscere meglio il proprio paese e fare nuove conoscenze». D.B.













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