Il ricordo

Al papà dell’alpino scomparso consegnati i gradi di capitano 

Il 27enne Mattia Amort ha perso la vita precipitando sulla Roda di Vael. La commovente cerimonia si è svolta sul Monte Cauriol alla presenza del padre Andrea


Bruno Tonidandel


LAGORAI. Struggente cerimonia, l’altro giorno, sul Monte Cauriol, nella catena del Lagorai, dove dal 23 al 27 agosto del 1916 si combatté un’aspra battaglia. In occasione del tradizionale ricordo a tutti i Caduti della Grande Guerra, sono stati consegnati ad Andrea, padre di Mattia Amort, i gradi postumi di capitano degli alpini.

Mattia, 27enne tenente del 7° Reggimento Alpini, Brigata Julia, di stanza a Belluno, perse la vita precipitando, domenica 23 luglio, sulla Roda di Vael, nel Gruppo del Catinaccio, mentre arrampicava sulla via Rizzi in compagnia della fidanzata. I gradi di capitano, a Mattia, non sono stati conferiti dopo la tragica fine; l’alpino avrebbe dovuto essere promosso in questi giorni.

Commovente la cerimonia sul Monte Cauriol alla presenza del picchetto d’onore e del comandante in persona del 7° Reggimento Alpini, che dopo aver ricordato la generosità e l’altruismo di Mattia, ha consegnato nelle mani del padre Andrea, la nomina a capitano. Sono saliti in vetta a questo monte sacro anche personale di servizio del 7° Reggimento, alpini, commilitoni dello sfortunato tenente, rappresentanti di gruppi Ana, della Sat del Trentino, del Soccorso alpino di cui faceva parte non solo Mattia ma anche il papà Andrea e il fratello Riccardo, il gagliardetto del Battaglione Alpini di Feltre e tanti amici del giovane deceduto in parete non solo di Daiano ma anche di San Lugano, dove viveva il papà, poi trasferitosi in Fiemme dove nacque e visse Mattia. Il giovane aveva frequentato il Liceo Scientifico a Cavalese, passando poi all’Accademia militare di Modena nell’agosto del 2015. Dopo due anni con i gradi di sottotenente, frequentò per altri 3 anni la Scuola di Applicazione a Torino e con i gradi di tenente si laureò in Scienze Strategiche. Dall’agosto del 2020 Mattia venne assegnato a Belluno.

Il capitano Mattia Amort è stato ricordato come un giovane «tenace ed instancabile», e che ha anche «segnato indelebilmente le vite di chi ha avuto l’onore di intrecciare la propria esistenza con la sua». «Una persona, caratterizzata da estrema serietà, infinito altruismo, eccezionale bontà d’animo e costante positività», sono state le parole espresse durante la cerimonia.

 













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