Associazioni, torna in auge l’idea del comitato italiano 

Un problema “antico”. Da anni i sodalizi chiedono che sia introdotto un ente di coordinamento Pusateri è al lavoro sulla questione: «Si tratta di opportunità organizzative ed economiche»



Laives. Da anni le associazioni di Laives che fanno riferimento prevalentemente al gruppo linguistico italiano lamentano il fatto che manchi, da sempre, un coordinamento fra tutte. Succede così che talvolta ci siano iniziative pubbliche che si accavallano per poi registrare invece periodi di vuoto.

Diversa invece la situazione per quanto riguarda le associazioni espressione del gruppo tedesco, che dispongono di un comitato per l’educazione permanente capace di coordinare il calendario delle iniziative.

Il finanziamento.

Raimondo Pusateri, assessore alla cultura (oltre che ai lavori pubblici), ha deciso di riprendere in mano la questione per arrivare finalmente ad avere un comitato per l’educazione permanente anche per il gruppo italiano di Laives. «Non è solamente una questione di coordinamento – spiega Pusateri – bensì anche economica, di risorse finanziare a disposizione delle associazioni. Infatti, in base alla legge specifica che nei lontani anni Ottanta ha introdotto queste possibilità, il comitato per l’educazione permanente, in base all’accordo per la finanza locale, può ricevere dalla Provincia, come è attualmente, 1 euro e 50 centesimi per ciascun cittadino del gruppo linguistico al quale fa riferimento. Questi soldi vengono raddoppiati poi dal Comune. In varie realtà comunali della nostra provincia esiste un comitato per l’educazione permanente che è unico per entrambi i gruppi linguistici; in altre è diviso fra i due gruppi ma comunque ha diritto al contributo previsto».

I primi passi.

L’assessore Pusateri quindi spiega che nel marzo 2020 aveva iniziato ad affrontare la questione: «C’era stata una prima riunione per intavolare il discorso – ricorda – quindi avevo chiesto un appuntamento con la dottoressa Lucia Piva, direttrice dell’ufficio educazione della Provincia. Poi però è scoppiata la pandemia e non si è fatto più niente».

Pusateri prosegue: «Adesso intendo riprendere in mano la questione e andare avanti per cercare di mettere in piedi il comitato per l’educazione permanente anche fra le associazioni del gruppo italiano affinché possano sfruttarne al meglio le opportunità, organizzative ed economiche».

Perché un comitato.

Del comitato per l’educazione permanente si era parlato anche in consiglio comunale durante la passata amministrazione, convenendo, tra l’altro, che il compito di questo specifico organismo non è quello di organizzare direttamente iniziative, bensì di coordinare al meglio l’attività delle associazioni alle quali fa riferimento, arrivando – questo era e rimane l’auspicio – ad allestire un calendario unico delle proposte durante l’anno, in maniera che non succeda più, come invece è capitato talvolta prima dei lockdown attuati nel 2020, che in un finesettimana ci siano spettacoli e concerti qua e là, negli stessi orari. Ancora meglio sarebbe un coordinamento unico per associazioni italiane e tedesche.

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