Bronzolo, chiuso il negozio Ipersoap 

Dipendenti licenziate o trasferite. Baldessari (Uil): «Mi aspetto un effetto domino sugli altri punti vendita in provincia»


di Massimiliano Bona


BRONZOLO. Coinvolge anche l'Alto Adige la crisi dei piccoli negozi del commercio, complice anche la diffusione crescente della grande distribuzione soprattutto nel capoluogo. Le pmi, infatti, raramente riescono a competere con i prezzi delle grandi catene. A farne le spese questa volta è il negozio Ipersoap di Bronzolo, marchio del settore igiene e bellezza molto diffuso soprattutto nel centro Italia. Era arrivato in regione nel 2014 attraverso l’acquisizione del gruppo Dayli, già Schlecker. Precedentemente a chiudere era stato il punto vendita di Ora nel 2017, quello di Bolzano in via Roma nel 2016 e nel 2015 era stato il turno di quello di Vipiteno. Fino ad oggi i licenziamenti sono stati sette. «Anche nel vicino Trentino - commenta Mauro Baldessari della Uil - la situazione è analoga». In regione, dopo la chiusura di Bronzolo, sono rimasti tre punti vendita in Trentino (Predazzo, Imer e Cles) e 6 in Alto Adige (Bolzano via Sassari, Salorno, Postal, Naturno, Silandro, Bressanone).

«La concorrenza si sente - prosegue Baldessari - perché ci sono troppe catene simili, che tendono a fare sconti eccessivi per controllare il mercato, cercando poi di recuperare fatturato utilizzando sempre meno personale». Le lavoratrici del punto vendita di Bronzolo si sono viste comunicare una lettera il trasferimento in altri negozi della provincia. La Uiltucs del Trentino Alto Adige ha già contattato l’azienda, per trovare soluzioni condivise per tutelare le commesse.

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