Bronzolo, congelato l’appalto da 37 milioni 

La variante. Una nuova delusione dopo oltre 15 anni di attesa della tangenziale anti-traffico Fumata nera dalla commissione di valutazione delle offerte pervenute agli uffici provinciali


Sara Martinello


Bronzolo. Tutta Bronzolo confidava nella possibilità di vedere appaltati i lavori la prossima primavera e che il cantiere fosse avviato in autunno. Ma si dovrà aspettare ancora. Cocente la delusione all’ultima notizia intorno alla variante in tunnel della statale 12. Ieri, nel tardo pomeriggio, l’avviso della Provincia: dopo il controllo di qualità delle offerte ricevute, la Ripartizione infrastrutture, sulla base della relazione finale della commissione di valutazione, ha deciso di non aggiudicare l’appalto. «Vorrei rassicurare la cittadinanza: abbiamo il pieno sostegno della Provincia», spiega la sindaca Giorgia Mongillo dopo aver sentito l’assessore provinciale Daniel Alfreider. «Piuttosto che trovarci di fronte a sorprese amare, col rischio che i lavori siano affidati a chi non abbia davvero tutti i requisiti...».

Il 2020 si chiude nella mestizia. È da almeno quindici anni che il paese aspetta la soluzione alla mole di traffico che ogni giorno transita sulla statale generando inquinamento atmosferico e acustico. Il costo dell’opera che passando sotto il conoide di Bronzolo (con un tunnel di 702 metri e collegamenti con l’abitato) coprirebbe una distanza di 1,8 chilometri sarebbe pari a 37 milioni di euro da finanziare attraverso lo strumento del Danc (il debito autorizzato e non contratto), con l’importo della gara per la costruzione indicato in circa 29,5 milioni nel bando scaduto lo scorso 9 settembre. Ma le offerte pervenute evidentemente non sono state ritenute congrue. Due i parametri da soddisfare per le associazioni temporanee di imprese che si sarebbero contese l’aggiudicazione: essere in possesso dei requisiti amministrativi di Ati e presentare offerte congrue rispetto ai criteri fissati nel bando. Si parla anche di garanzie di sicurezza dei lavoratori, dei materiali, degli stessi abitanti della zona.

Fumata nera, insomma. «Ora il bando sarà ripetuto e pubblicato il prima possibile. Il completamento del processo richiederà alcuni mesi», fa sapere la Provincia. Il tempo di costruzione previsto è di tre anni. Il progetto esecutivo era in fase di verifica già nel luglio del 2019, col procedimento di esproprio ormai concluso e finanziato. Appena un mese prima, la popolazione e l’amministrazione comunale avevano scoperto che l’urgenza dell’opera era stata declassificata e accompagnata a una dizione che apriva a dubbi amletici, “appalto presumibile a partire dal 2024”. «È quanto la giunta provinciale ha deciso l’11 giugno 2019 – così al tempo i Verdi – con la delibera 472, che contiene l’ordine di priorità delle opere stradali e il loro finanziamento nel quadriennio. La variante Bronzolo-Laives è l’opera n. 120 ed è classificata come “D2” nelle priorità, cioè nel gruppo delle ultime da realizzare». Dello slittamento del bando (da tempo nell’elenco delle priorità) la giunta di Bronzolo non era stata informata. E per un po’ era stata maretta tra Comune e Provincia, tanto che all’assemblea pubblica nel settembre successivo era intervenuto Arno Kompatscher in persona: «Entro il febbraio del 2020 troveremo un modo per finanziare l’opera», aveva assicurato. Così è stato, col ricorso al Danc.













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