«Dall’imposta di soggiorno più fondi per il turismo» 

Sì di Salorno all’aumento della tassa di 50 centesimi dal 1° gennaio 2020 Il sindaco Lazzeri: «Tra le idee da sostenere albergo diffuso e sentiero del vino»


di Sara Martinello


SALORNO. Più fondi per sostenere il turismo: dove prenderli? Dalle tasche dei turisti, in modo da offrire loro servizi migliori, più completi, e rendere la Bassa Atesina più competitiva sul tema.

Con questa motivazione il consiglio comunale di Salorno ha recentemente accolto la proposta dell’associazione turistica Castelfeder, ente che raccoglie anche i territori di Egna, Ora e Montagna, di aumentare l’imposta di soggiorno.

A partire dal primo gennaio 2020, quindi, la tassa per pernottamento passerà da 1,60 a 2,10 euro per gli esercizi ricettivi a quattro stelle o superiori, da 1,20 a 1,70 per quelli a tre stelle (e “tre stelle superior”) e da 0,85 a 1,35 euro per tutti gli altri.

Un aumento di 50 centesimi, sulla scia degli 86 tra i 116 Comuni altoatesini che stanno aumentando o hanno già aumentato l’imposta di soggiorno. Unico voto contrario, quello del consigliere comunale Mario Tondini (Lega Nord), persuaso che la modestia dell’afflusso turistico a Salorno non possa giovare di un esborso maggiore da parte del turista, cioè di colui che dovrebbe convincersi a soggiornare nel paese. Si è invece astenuto Alessandro Rizzone (M5S).

La tassa la paga il turista, non l’albergatore, e, come previsto dal decreto del Presidente della Provincia del 1° febbraio 2013, i fondi andranno all’associazione turistica territorialmente competente, cioè in questo caso Castelfeder, per finanziare iniziative nell’ambito del turismo e contgribuire alla valorizzazione del territorio.

A fare qualche esempio delle iniziative che potrebbero portare villeggianti a Salorno è il sindaco Roland Lazzeri: “C’è l’idea di creare un sentiero didattico-culturale sul vino tra Ora, Montagna e Salorno. Inoltre stiamo fortemente pensando di attuare la forma ricettiva dell’albergo diffuso, come a Egna: il nostro centro storico ha dei bei palazzi che potrebbero contribuire ulteriormente alla valorizzazione e allo sviluppo del comune. L’aumento dell’imposta è un investimento che ripagherà nel medio-lungo termine”.

Allo stato attuale le associazioni turistiche nel comprensorio Oltradige-Bassa Atesina sono cinque, ognuna con le proprie iniziative. “In futuro sarebbe una buona idea unire le forze e creare una sinergia tra le varie associazioni, per sostenere i Comuni che finora sono stati più “deboli” dal punto di vista turistico e creare percorsi che giovino a tutti”, conclude Lazzeri.

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