egna 

I 125 anni del Consorzio che volle Franz Josef 

EGNA. Dopo varie inondazioni dovute allo straripamento dell’Adige che avevano provocato seri danni al fondovalle della Bassa Atesina, nel lontano 1893 l’imperatore Franz Josef fu convinto dai suoi...


di Bruno Tonidandel


EGNA. Dopo varie inondazioni dovute allo straripamento dell’Adige che avevano provocato seri danni al fondovalle della Bassa Atesina, nel lontano 1893 l’imperatore Franz Josef fu convinto dai suoi tecnici idraulici di istituire l’”Etschregulierungs-Erhaltungs-Genossenschaft Gmund-San Michele”, vale a dire il Consorzio di Bonifica che allora aveva competenza dall’ultimo lembo del lago di Caldaro fino appunto a San Michele all’Adige. Quindi quest’anno questo ente, che oggi come allora ha come compito la protezione idraulica del fondovalle del corso dell’Adige, festeggia i suoi 125 anni di fondazione.

E lo fa venerdì prossimo, 4 maggio presso la sede di via Stazione 31 ad Egna, in due fasi: al mattino, alle ore 10.30 con l’inaugurazione del nuovo magazzino per il ricovero delle attrezzature del Consorzio e nel pomeriggio, dalle ore 13 alle 16, con i soci del Consorzio stesso, ma anche con tutti gli interessati, che potranno visitare la sede ma soprattutto il nuovo magazzino, la cui realizzazione è stata ultimata solo da qualche mese. Potrà essere anche visionato il ricco parco macchine utilizzato dai tecnici per tenere sotto controllo i numerosi corsi d’acqua della Bassa Atesina.

Nel corso degli anni, a causa di eventi storici, l’ente di Egna ha più volte cambiato denominazione: Consorzio di Bonifica “Monte – San Michele” quando l’Alto Adige passò all’Italia e Consorzio di Bonifica “Monte-Salorno” con la scissione delle Province di Trento e di Bolzano.

I suoi compiti però sono rimasti gli stessi, soprattutto di protezione civile delle acque, anzi, il campo d’azione si è ampliato enormemente negli ultimi decenni.

Oggi l’attivo Consorzio, all’interno del suo comprensorio di oltre 4 mila ettari, dislocato fra il Lago di Caldaro a Nord e il confine della Provincia a Salorno, cura la manutenzione di circa cento chilometri di corsi d’acqua e gestisce sei impianti idrovori con una portata complessiva pari a circa 13.500 litri al secondo con i quali l’acqua degli innumerevoli fossati viene pompata nell’Adige quando il suo livello supera quello dei terreni circostanti.

Negli ultimi anni sono stati realizzati anche diversi progetti di asfaltatura di strade poderali, mentre nel 2017 è stato realizzato il nuovo deposito centrale di Egna.

Venerdì sarà quindi una grande festa ad Egna, alla presenza di autorità ma soprattutto di moltissimi frutticoltori della Bassa Atesina, consci dell’importanza di questa struttura attualmente presieduta dal dottor Paul Nicolodi di Salorno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

il rimpatrio

Chico Forti, il grande giorno: di nuovo in Italia. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre»

L'aereo con a bordo il 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per omicidio, è atterrato a Pratica di Mare. Visibilmente commosso ha ringraziato la presidente Meloni (foto Ansa)

IL RITORNO. Arrivato a Roma dopo 24 anni di detenzione in America
LA RICHIESTA. I legali: "Subito istanza per vedere la mamma"
IL PENITENZIARIO. A Rebibbia prima del trasferimento a Verona. Fugatti: "Presto potremo abbracciarlo"
L'ANNUNCIO. Oggi il rimpatrio di Forti. "Per me comincia la rinascita"

LO ZIO GIANNI. "Chance di nuova vita dopo una lunga battaglia"
NORDIO.
 "Straordinario traguardo politico e diplomatico"
LA SCHEDA. L'imprenditore surfista che vinse da Mike in tv accusato di omicidio a Miami

Attualità