«Il doppio passaporto piace agli italiani» 

Thaler: «Risulta da un sondaggio dell’Heimatbund». Poi il discorso di Humer, in carcere negli anni delle bombe


di Massimiliano Bona


SAN PAOLO DI APPIANO. Saranno da mille a duemila gli Schützen in marcia oggi a San Paolo di Appiano per ricordare Sepp Kerschbaumer, secessionista e terrorista sudtirolese, ma anche uno dei fondatori, del Comitato per la liberazione del Sudtirolo, meglio noto con l’abbrevazione tedesca di «Bas». Nel luglio 1964 fu condannato a 15 anni e 11 mesi per l'organizzazione di vari attentati, per i quali ammise ogni addebito. L’attivista di Frangarto morì lo stesso anno per infarto nel carcere di Verona. Ai funerali si radunarono oltre 15 mila persone e oggi a commemorarlo ci sarà la destra tedesca al completo ma anche qualche esponente della Svp. Gran parte degli italiani, al contrario, ritiene questo appuntamento - ogni anno, il giorno dell’Immacolata - una passerella anacronistica. Oggi, spiega il comandante degli Schützen Elmar Thaler, i cappelli piumati e l’Heimatbund rilanceranno sui temi doppio passaporto e secessione: «Il collega Roland Lang presenterà un sondaggio fatto tra gli italiani sul doppio passaporto e i risultati saranno sorprendenti». Sarà curioso verificare qual è il campione preso in considerazione. «Non sono gli italiani di qui - precisa Thaler - ma delle altre regioni». Il consueto discorso per scaldare gli animi dei cappelli piumati, che ancora sognano un Tirolo unito, sarà affidato a Hans-Jürg Humer, austriaco arrestato nel 1967 a Sarnes, nei pressi di Bressanone, e processato a Firenze nel 1970. Uscì un anno dopo. Il comandante degli Schützen, nonostante il flop elettorale delle destre alle provinciali, ritiene che i temi sostenuti dai cappelli piumati siano ancora attuali. «A noi piacciono i fatti, meno le chiacchiere. Anche tra noi, oltre a Stf, c’è chi ha scelto il Team Köllensperger perché a differenza di altri partiti non è rimasto coinvolto nello scandalo vitalizi».

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