L’assessora: «Nel 2019  basta part-time al 50%» 

«Le 5 mamme che rientreranno lo faranno solo al 75%: i servizi vanno garantiti» «Sono mamma e nonna e molte donne nel privato stanno decisamente peggio» 


di Massimiliano Bona


APPIANO. Monika Hofer Larcher, 60 anni ben portati, mamma e nonna, è l’assessore alla famiglia del Comune di Appiano. Suo marito ha un’impresa privata, lei ha fatto l’insegnante e quindi conosce bene gli enormi vantaggi del settore pubblico in tema di maternità. Ma non per questo si è schierata dalla parte delle dipendenti del Comune di Appiano che stanno facendo una crociata - con tanto di petizione popolare - per conservare il part time al 50 per cento per tutte le donne che rientrano dalla maternità. A dare loro questa possibilità è lo stesso contratto che hanno firmato al momento dell’assunzione ma che adesso risulta inadeguato.

Assessora, nel 2019 salterà questo privilegio?

«Per garantire la funzionalitá degli uffici e dei servizi al pubblico le cinque dipendenti che rientreranno dalla maternità quest’anno faranno il 75 per cento e non il 50 come hanno fatto le loro colleghe finora. E non ci trovo nulla di male».

Una sua collega assessora, che è dipendente pubblica, ha parlato apertamente di discriminazione ai danni delle donne..

«Io non la vedo così. Le sole donne penalizzate, talvolta anche in modo pesante, lavorano nel settore privato. Per le altre mamme - e mi riferisco al pubblico - la condizione lavorativa era e resta più che buona».

Già, nel privato bisogna tornare dopo pochi mesi, altrimenti si rischia di perdere il posto, mentre nel pubblico ci sono tre anni garantiti..

«Quello che voglio dire io è che non può esserci un atteggiamento di chiusura totale».

In che senso?

«Noi approveremo a breve in giunta il piano varato dal segretario comunale, presentato anche ai sindaci, e che nasce da un attento studio della situazione esistente. Se le nostre collaboratrici hanno una proposta migliore siamo pronti a cambiare in corsa».

Che aria tira in Comune in questo momento?

«A Natale era pesante. C’è chi ritiene di essere stato privato ingiustamente di un diritto acquisito: lo comprendo, ma non si può tenere conto solo delle proprie esigenze e non di quelle del Comune nel suo complesso. I servizi al cittadino e la funzionalità degli uffici vanno garantiti».

Lei cosa offre alle donne che dovranno lavorare qualche pomeriggio in più?

«Servizi all’altezza per la prima infanzia. Queste regole varranno nel 2019 e poi vedremo».

Un’altra cosa che cambierete?

«Chi ha ottenuto il part-time dopo la maternità dovrà scegliere in modo definitivo se restare a tempo parziale o a tempo indeterminato. Il Comune non può restare con la pianta organica bloccata in eterno...».

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