Appiano

L’ex deposito di armi ospita l’arte dei writers che disegnano la pace 

I ragazzi colorano gli edifici nella vecchia base militare. Il racconto dell’ultimo custode


Jimmy Milanese


APPIANO. Per sessantaquattro anni è stato parte dello “Sbarramento Bolzano Sud”; ultimo baluardo militare a difesa della valle dell’Adige. Costruito nel 1939, sotto la montagna a due passi da Missiano nel comune di Appiano, il deposito militare “Riva di Sotto” è stato abbandonato nel 2003 e, salvo imprevisti, dopo un lungo iter burocratico entro quest’anno entrerà a far parte del demanio provinciale.

Nel frattempo, in quello che una volta era uno strategico deposito militare di munizioni per tutta la provincia, ignoti writers si sono dati da fare e hanno dipinto con i colori della loro fantasia i numerosi fabbricati all’interno della base una volta protetta fino ai denti che per decenni aveva ospitato non meno di 15 soldati del corpo di guardia. Il risultato è qualcosa di positivamente impressionante, perché questi ragazzi hanno letteralmente riempito di creatività un posto ideato per contenere proiettili e cartucce da mortaio.

A raccontare la storia di questo avamposto militare è il Primo Maresciallo luogotenente Ermanno Oggero, responsabile del deposito dal 1971 all’ultimo giorno di operatività, in quel lontano 2003. Piemontese della provincia torinese, Oggero vive a Bolzano dal 1963. «Il deposito venne costruito nel 1939.

Era uno dei dieci depositi munizioni presenti in provincia, all’inizio degli anni novanta gradualmente smantellati uno ad uno, quando il sistema dei rifornimenti cambiò e si decise di trasferire tutto nel veronese. Dal 1991, anno in cui venne svuotato di munizioni, e fino al 2003 rimasi ancora responsabile e custode del deposito, in quanto al suo interno vi erano conservati dei materiali militari del genio. Col mio congedo, l’areare militare venne del tutto smantellato ed abbandonato», spiega Oggero con un filo di nostalgia per quel luogo ora invaso dalle erbacce che col tempo hanno praticamente fagocitato fabbricati e un doppio sistema di protezione.

I writer (e la natura) disegnano la pace sull'ex deposito di armi

Dalle baracche Romney fino agli edifici che conservavano munizioni ed ospitavano i militari, i writers sembra abbiano voluto esercitare la loro arte con una serie di graffiti a tema pacifista capaci di creare un interessante contrasto/incontro con il luogo nel quale sono stati realizzati. Il risultato è una specie di “installazione” riempita dal connubio tra passato militarista, moderna creatività giovanile e forza della natura che in un tutt'uno tutto avvolge. J.M.

«Per capire l’importanza di quella postazione, basti ricordare che era presidiato da una quindicina di militari. Il deposito conservava le munizioni necessarie per i reparti della zona, per gli addestramenti e per le prime e seconde linee, oltre ai colpi di artiglieria», spiega il maresciallo che aggiunge un ricordo personale circa la sua lunga permanenza nel deposito.

«Nel periodo del terrorismo in Alto Adige, quando il livello d’allerta era massimo, due guardie erano posizionate ininterrottamente sulle altane, mentre uno andava avanti e indietro per tutto il perimetro del campo. In quei giorni si girava con i caricatori inseriti nelle armi, privati della prima cartuccia. Ricordo che nei primi tempi a fare da guardia c’erano anche i cani», conclude Oggero.

A distanza di quasi venti anni dal suo smantellamento, il deposito oggi risulta circondato da campi di mele ma sempre ben protetto alle sue spalle dalla montagna.

Dopo un lungo abbandono, forse la zona sembra destinata a tornare a nuova vita. Infatti, dal demanio militare sarebbe in dirittura d’arrivo l’iter che porterà il deposito di Riva di Sotto nella disponibilità della Provincia di Bolzano.

Della vicenda, si sta infatti occupando l’assessore Massimo Bessone il quale, seppur con cautela, spiega lo stato delle cose: «Attualmente l’areale è ancora del demanio militare. È possibile che passi nella nostra disponibilità entro la fine dell’anno. Quando ciò accadrà, e l’areale sarà a tutti gli effetti parte del patrimonio provinciale, quindi sotto al mio assessorato, sarà nostra priorità mettere la zona in sicurezza e studiare un progetto di riqualificazione, ovviamente, assieme al sindaco di Appiano, proprio per garantire il giusto utilizzo del bene».

In attesa che da Roma la burocrazia si organizzi, a salvare il deposito di Riva di Sotto dalla forza fagocitatrice della natura in un certo senso ci hanno pensato alcuni writers.

Infatti, nel suo interno, a partire dalle baracche Romney fino agli edifici che conservavano munizioni ed ospitavano i militari, i writers sembra abbiano voluto esercitare la loro arte con una serie di graffiti a tema pacifista capaci di creare un interessante contrasto/incontro con il luogo nel quale sono stati realizzati.

Il risultato è una specie di “installazione” riempita dal connubio tra passato militarista, moderna creatività giovanile e forza della natura che in un tutt'uno tutto avvolge. Un luogo inaspettato, a pochi chilometri da Bolzano e qualche decina di anni dalla stagione del terrorismo in Alto Adige.

Appiano, i writers disegnano la pace nell’ex arsenale militare

L’arsenale militare “Riva di Sotto”, ad Appiano, è stato per 64 anni parte dello “Sbarramento Bolzano Sud”; ultimo baluardo militare a difesa della valle dell’Adige. Abbandonato nel 2003, è diventato un punto di riferimento per la street art e per i writers bolzanini. Che lo hanno trasformato.













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