Ambiente

Le grandi pulizie lungo l’Adige: tra i rifiuti anche un frigorifero 

Passeggiata ecologica per una quindicina di persone che hanno risposto all’appello lanciato da Mariapia Weber Sulle sponde del fiume raccolti chili di plastica, ripulita l’area a ridosso dell’autostrada. Finora sono già tre le uscite


Gianluca Marcolini


SALORNO. Il tempo per le grandi pulizie è la primavera. Solitamente. Non per un gruppo di cittadini di Salorno: «Le pulizie si fanno adesso, in questo periodo, perché la portata del fiume è bassa e l’erba non è alta».

I volontari - una quindicina - l'altro giorno hanno risposto all’appello di Mariapia Weber presentandosi sulle sponde dell’Adige armati di sacchi per l’immondizia, guanti, arnesi e tanta buona volontà. In mezza giornata, abbondante, hanno ripulito l’argine del fiume, nel tratto fra il ponte e il cavalcavia sull’autostrada, strappando al corso dell’acqua pezzi e pezzetti di plastica, soprattutto microplastiche, che rappresentano il vero nemico per la salute di fiumi e mari.

L’iniziativa ecologica è la terza messa in calendario nel giro di qualche settimana: «L’idea mi è venuta portando a spasso il cane lungo l’argine dell’Adige, trovando molta sporcizia conseguenza delle piene del fiume.

Così ho provato a chiedere ad alcuni amici la disponibilità a fare qualcosa. Siamo partiti che eravamo in pochi, mentre domenica il gruppo era nutrito. Mi ha fatto piacere vedere all’opera tanti giovani, bambini, e gente di diverse etnie, uniti dalla sensibilità ambientale e dalla voglia di fare. Tutto merito del passaparola. Ci tengo a ringraziare l’amica Cristina Terribile che ha creduto in questa iniziativa e si è attivata assieme a me alla ricerca di volontari. Ma il merito va a queste persone che si sono messe a disposizione».

Le grandi pulizie hanno riguardato soprattutto il greto del fiume; nello specifico ci si è concentrati sulla raccolta della plastica accumulatasi durante le piene. Il materiale è stato infilato nei grandi sacchi neri e depositati in più mucchi creati lungo il percorso. Ci hanno pensato poi gli operai comunali a portarli via e a occuparsi dello smaltimento nei centri di riciclaggio. «L’iniziativa ha ricevuto l’appoggio del Comune - sottolinea la promotrice - così come è stato messo al corrente anche il Servizio provinciale dei Bacini Montani». Nelle precedenti uscite, invece, ci si era adoperati alla raccolta dei rifiuti più ingombranti, tra cui anche un frigorifero proveniente da chissà dove e fermatosi a Salorno con l’abbassamento del livello del fiume.

L’intervento ha riguardato, poi, anche la scarpata verso l’autostrada, dove sono state raccolte in particolare molte bottigliette di plastica e anche varia sporcizia portata dal passaggio dei veicoli sull’A22.

L’iniziativa ha comunque già innescato un moto virtuoso. «Il Comune a breve si attiverà per proporre la nuova edizione di “Paese Pulito”, che era stata interrotta causa pandemia. Anche i Bacini Montani, come accadeva prima dell’emergenza sanitaria, si attiveranno con una squadra di uomini per proseguire nella pulizia degli argini del fiume. L’obiettivo di questa iniziativa è soprattutto quello di riuscire a far capire a tutti che insieme si può fare molto per l’ambiente», conclude Mariapia Weber.













Altre notizie

Attualità