Ronchetti: «Il futuro? Più telecamere e in rete» 

Polizia, carabinieri e vigili a lezione di sicurezza urbana integrata alla Lanserhaus Carli: «Sono un deterrente contro la microcriminalità diffusa e i raid vandalici» 


di Massimiliano Bona


APPIANO. Esperti a confronto alla «Lanserhaus» di Appiano sulla «videosorveglianza urbana integrata», un tema su cui si stanno confrontando da mesi centinaia di amministrazioni, la polizia locale, i carabinieri e la polizia di Stato. Con l’approvazione delle linee guida generali del decreto Minniti, le cose possono essere finalmente migliorate. «Le telecamere - sottolinea Christian Carli, comandante della polizia locale di Appiano che ha organizzato il convegno - sono un ottimo deterrente contro la microcriminalità e gli atti vandalici ma non devono nemmeno essere piazzate ad ogni angolo o far sentire i cittadini spiati». Per realizzare, nei singoli Comuni, dei progetti efficaci e concreti di integrazione bisogna conoscere bene l'impatto sulla privacy di questi strumenti ma anche le finalità per cui la legge ne consente l’utilizzo a vigili, carabinieri e polizia. Alle forze dell’ordine è stato fornito un inquadramento normativo sugli impianti di videosorveglianza urbana integrata per permettere a tutti gli attori – ovvero amministratori, poliziotti, installatori e aziende – di realizzare al meglio impianti veramente funzionali alle reali esigenze di sicurezza dei territori. Deve essere in ogni caso il Prefetto – è stato sottolineato – a coordinare gli sforzi necessari per razionalizzare gli impianti tecnologici in uso. A breve il Comprensorio Bassa Atesina Oltradige attende, infatti, il via libera del Commissario del Governo per indire il bando per l’installazione di un centinaio di nuove telecamere in 16 dei 18 Comuni che hanno aderito. Tra gli interventi più apprezzati alla Lanserhaus ricordiamo quello di Stefano Manzelli, responsabile del progetto sicurezzaurbanaintegrata.it. Si è soffermato, in particolare, sull’evoluzione della videosorveglianza tra varchi ocr, telecamere ad altissima definizione e inevitabili criticità normative, portando anche diversi casi concreti. Bruno Isoli, esperto di tecnologie e analisi di immagini, ha messo invece a fuoco «i nuovi orizzonti applicativi disponibili grazie all’innovazione tecnologica dei sistemi». Soddisfatto del confronto anche il comandante della polizia municipale di Bolzano Sergio Ronchetti, che opera in un Comune in cui la videosorveglianza è stata potenziata nei mesi scorsi. «Il futuro? Sempre più telecamere e tutte in rete, anche nelle piccole realtà, dove operano meno vigili, che sono però straordinariamente efficienti. Operare in città, dove sei uno fra tanti, non sempre è altrettanto difficile».













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