SALORNO. Il gestore della pizzeria Lido è esasperato. Dopo aver tentato, vanamente, per mesi di mediare con la popolazione ha dovuto arrendersi alla maleducazione e alla mancanza di disciplina e chiudere il parcheggio (comunale) dell’esercizio pubblico. «Volevo comunicare - spiega con una nota su Fb Flavio Orsingher - che dopo una lunghissima battaglia siamo costretti a chiudere il parcheggio della pizzeria Lido. Il motivo è presto detto: dopo decine di discussioni mi ritrovo macchine in disordine letteralmente buttate in mezzo al piazzale e quando cerco di spiegare la situazione ricordando che lavoro e che si tratta del parcheggio dedicato alla pizzeria e non ad altri prendo pure parole. Mi viene spontanea una domanda: ma se vi mettono la macchina sul portone di casa cosa fate? Io ci ho provato ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il parcheggio poteva essere di tutti invece diventerà solo per i clienti della pizzeria lido».

La questione è stata discussa e valutata anche dalla giunta comunale che si è schierata, compatta, dalla parte del gestore. Il sindaco Lazzeri sottolinea che a mancare è proprio il senso civico.

«Capisco perfettamente le ragioni del gestore. Ci sono clienti, che per pigrizia, parcheggiano l’auto proprio davanti alla porta della pizzeria, senza curarsi minimamente delle esigenze di chi deve lavorare e garantire un servizio alla clientela. Il gestore deve scaricare la merce, ha bisogno di andare avanti e indietro quando lo ritiene opportuno. Anche per questo non è immaginabile dover discutere ogni volta con il furbo di turno».

Questo atteggiamento sarebbe un po’ più tollerato se nelle vicinanze non ci fossero posti auto a sufficienza, ma come sottolinea il sindaco non è proprio così.

«Facendo due minuti a piedi, e non lo dico in senso figurato, si trova posto praticamente ovunque. Invece mi pare che gli indisciplinati siano sistematicamente alla ricerca del primo spazio utile, poco importa se questo va a danni o ostacola altre persone. Pertanto non ho dubbi: noi siamo dalla parte del gestore. La strafottenza non può essere tollerata ad oltranza».

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