caro vita

Bollette, i sindacati a Kompatscher: 500 euro una tantum a chi è fuori dal bonus statale

Le richieste: sostegno ai salari con la contrattazione di secondo livello e aumento del contributo spese alloggio



BOLZANO. Un contributo per la bolletta elettrica per coloro che sono esclusi dai sostegni statali, misure di sostegno alla contrattazione di secondo livello per aumentare le retribuzioni, finanziamento per la contrattazione del pubblico impiego e nessun taglio allo Stato sociale; sono queste le principali richieste avanzate oggi (7 settembre) dalle 4 confederazioni sindacali altoatesine alla Giunta provinciale in occasione del tavolo di partenariato sociale con il Presidente Kompatscher.

"Il forte incremento di prezzi e costi richiede una risposta immediata e concreta da parte della politica, soprattutto nei confronti di lavoratori, pensionati e famiglie che finora sono stati esclusi dalla maggior parte degli interventi anti-carovita", affermano i rappresentanti di Cgil/Agb, SgbCisl, Uil-Sgk e Asgb.

Per contenere il caro-bollette i sindacati chiedono un contributo una tantum di 500 euro per tutti coloro che sono esclusi dal sostegno statale sulla bolletta elettrica, da riconoscere fino ad un valore Isee di 25.000 euro, mentre con un Isee superiore a 25.000 fino a 40.000 euro la proposta è di un contributo di 300 euro.

I sindacati propongono inoltre un aumento del 20% del contributo per le spese accessorie dell'alloggio nonché un'una tantum per i nuclei familiari esclusi da questo beneficio provinciale di 500 euro con un valore Isee fino a 25.000 euro e di 300 euro tra 25.000 e 40.000 euro. "Riteniamo essenziale un incremento dei salari, sollecitiamo pertanto misure a sostegno della contrattazione di secondo livello, ad esempio misure di sgravio fiscale per le entrate derivanti da elementi stipendiali disciplinati nei contratti di secondo livello." 













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità