Bolzano. Traffico, parcheggi, impatto dei grandi cantieri con avvio dei lavori alle ex Pascoli. Questi sono giorni decisivi. Che proveranno a mettere insieme tutte le questioni. Partendo dall'ultima. «La settimana entrante sarà fitta di riunioni per definire una volta per tutte l'agenda degli interventi intorno al Polo bibliotecario», rivela Christian Bianchi. L'assessore provinciale all'Edilizia e patrimonio vedrà, nell'ordine, il gruppo di imprese che si è aggiudicato l'appalto, i tecnici per disegnare le conclusioni del progetto integrato e i progettisti del museo delle autonomie, che troverà posto nella nuova struttura. Si parlava di avvio dei lavori tra poco più di un mese, a maggio. Ma se pur slitterà ad inizio estate non sarà mai troppo tardi per impostare le misure di contrasto a quello che, per Bolzano, potrà significare quel progetto avviato: traffico sempre più intenso e mancanza di parcheggi.

I posti auto

Il Comune, a sua volta, è in prima linea nell'impresa. Già definiti i numeri su cui lavorare: più di ottanta posti auto spariranno dall'oggi al domani nel circuito via Longon - via Combattenti - via Diaz e probabilmente anche verso corso Libertà. Da settimane è all'opera un gruppo di lavoro che sta provando a mettere in piedi una mappa alternativa: parcheggi di riserva nel raggio di non più di cinquecento metri. Chi, sotto casa, non troverà più parcheggio dovrebbe essere posto nelle condizioni di non fare troppa strada per mettere a riposo la propria auto. Non facile, come impresa. L'assessore comunale alla Mobilità Stefano Fattor sta già mettendo in campo una serie di soluzioni. Scartate quelle che prevedono un semplice spostamento sul piano stradale - corso Italia e corso Libertà non hanno spazi tra ciclabili e corsie bus - restano in piedi le opzioni legate ai parcheggi sotterranei. «L'uovo di Colombo potrà essere via Duca d'Aosta», rivela Fattor. Vale a dire l'asse che si muove in parallelo proprio a fianco di corso Italia.

I garage

Ebbene, nel raggio di pochi metri l'uno dall'altro esistono in natura già tre garage sotterranei. Due privati e uno pubblico-Seab. Si tratta, per quanto riguarda i primi, del park Adriano e del Direzional park. Sono strutture con molti piani in sotterranea. «Messi tutti insieme», commenta Fattor, «sono oltre 1400 posti auto». Detta così, una cifra che sarebbe in grado non solo di rispondere alle esigenze del quadrante interessato ai lavori ma ben oltre.E il bello, sempre secondo Fattor, è che vari piani di quei garage sono vuoti, nel senso che la loro offerta è superiore alla domanda. Dunque sono in grado di accogliere più di un centinaio di auto provenienti dalla zona delle ex Pascoli. E si troverebbero in un raggio compatibile con una possibile, agevole, fruizione. Intorno al loro possibile uso emergenziale, si sta tutt'ora lavorando. E lo si fa rispetto all'opzione legata ad un supporto temporaneo - sconti o abbonamenti - per chi sarà messo nelle condizioni di dover spostare la propria auto da sotto casa. «Con Seab la strada può essere in discesa, con i privati un po' meno», confessa Fattor, «ma possiamo lavorarci». Ma non basta. Perché se l'idea di via Duca d'Aosta fosse attuata per le ex Pascoli sottoposte ad un cantiere almeno triennale, lo stesso ragionamento sarà possibile mettere in campo quando partiranno i lavori per la costruzione del garage in piazza Vittoria. Qui, le auto che sarebbero private di un parcheggio per un paio d'anni e più a causa del cantiere, sarebbero ben più numerose che in via Combattenti. Ed ecco che la soluzione del garage di via Duca d'Aosta e i supporti da mettere in campo in termini di pagamento orario, potrebbe essere estesa non solo per gli anni che serviranno per concludere il Polo bibliotecario ma anche per il tempo necessario a rendere fruibile il garage Vittoria. P.CA.