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A Bolzano affitti da record: «Così non arrivano lavoratori» 

Il capoluogo è quarto in classifica, dopo Gardena e Badia: 11,30 euro al metro, contro una media di 6,15. Surian (Centro Casa): «Non stupiamoci se i servizi si fermano. I contributi hanno drogato il mercato, serve coraggio»



BOLZANO. Il caro-casa di Bolzano attraverso una cifra: 11,30 euro. È questo il costo medio al metro quadrato per affittare una casa nel capoluogo. Ma la media provinciale è di 6,15 euro. Le cifre sono emerse dai lavori preparatori di Provincia e Consorzio dei Comuni per l’applicazione della legge sulla Super Imi, che verrà introdotta dal 2023 nei comuni ad emergenza abitativa, come appunto Bolzano.

La tabella è surreale. Bolzano è quarta nel costo degli affitti, con i suoi 11,30 euro al metro quadrato, ai piedi di un podio tutto occupato da Val Gardena e Badia: Selva di Val Gardena (costo medio degli affitti 15,50 euro al metro quadrato), Ortisei (13,40 euro), S.Cristina (11,40 euro). Le realtà turistiche più costose di tutta la provincia.

«Ma ci rendiamo conto? A Bolzano servono case, tante case, per chi deve lavorare, altrimenti è inutile che ci stupiamo, quando la Sasa cancella le corse per carenza di autisti»: Maurizio Surian (presidente del Centro casa) ha appena letto l’articolo con la presa di posizione dei sindaci di Bolzano, Laives e Merano, che chiedono stipendi più alti per gli autisti Sasa, se si vuole garantire il servizio. Stipendi più alti e costi delle case riportati a dimensioni «normali», aggiunge Surian, che incalza la politica: «Da quanto tempo diciamo che il costo delle case è una emergenza, in particolare nel capoluogo, cuore della vita amministrativa e produttiva della provincia? Il ceto medio fa fatica, ormai evaporato, e poi ci aspettiamo che arrivino autisti, operai, commessi? Siamo in emergenza, questa è la realtà. E la politica non si scuote». Il presidente di Assoimprenditori Heiner Oberrauch non dice cose diverse. «Infatti, basta perdere tempo. Affrontiamo questo problema tutti insieme, parti sociali e politica», risponde Surian.

Da dove iniziare? «Serve il coraggio di ripensare esperienze che forse dobbiamo lasciarci alle spalle. I contributi per l’acquisto della casa e per l’affitto sono stati importanti, ma hanno drogato il mercato», così Surian, «La legge sulla Super Imi è apprezzabile,purtroppo non sarà minimamente risolutiva. E poi siamo preoccupati per la riforma dell’edilizia abitativa agevolata». È la proposta dell’assessora Waltraud Deeg, stoppata nella Omnibus e rinviata a settembre.

«Lì dentro c’è una revisione del canone provinciale che rischia di penalizzare Bolzano. Paradossale». Quindi ripensamento della politica dei contributi sulla casa, e cosa altro? «C’è il mega tema delle aree», risponde Surian, che non si accontenta della solita formula, secondo cui a Bolzano i terreni disponibili sono terminati. «Importanti imprenditori si sono accaparrati diversi ettari. Qualche area sul mercato dunque c’era, sarebbero state risorse preziose per Ipes e cooperative, magari con trasformazione di destinazione d’uso, ma la politica è rimasta a guardare». FR.G.













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