la statistica

A Bolzano servono 63 anni di stipendio per comprare una casa

Ennesima conferma di un mercato immobiliare ormai proibitivo: la nostra città batte anche Milano
IL SINDACO «Non c'è posto, case da costruire fuori»



BOLZANO. Bolzano prova a restare aggrappata ad una sua possibile immagine sempreverde. Ma questa, giorno dopo giorno, sembra perdere pezzi.

Prima la discesa, abbastanza inusitata, nelle classifiche sulla qualità della vita - in questo caso provinciali - poi i dati riassuntivi del settore compravendite immobiliari dell'Unione - che ha mostrato incrementi di almeno il 10% nel costo delle case in pochi anni - infine i parametri inflattivi.

«A Bolzano la gente fa fatica ad arrivare a fine mese e sempre più persone anche a farsi un tetto sopra la testa», hanno appena detto anche i sindacati. E si allarga la forbice tra proprietari e affittuari, tra nuovi cittadini e vecchi sul piano della effettiva capacità di reggere le spinte del carovita. Adesso sono stati fatti emergere i numeri che offrono un quadro plastico di questo affanno sempre più evidente del vivere qui e di farlo dignitosamente.

Eccone un paio: a Milano, metropoli del lusso e dell'innovazione, la punta di diamante della nuova Europa post industriale, occorrono 51 anni di stipendio medio per comprarsi una casa, a Bolzano ne servono 63.

In Toscana, mediamente, quasi 52 anni, in Liguria, stretta tra monti, mare e turismo, poco meno di 55 anni. Dunque una tendenza generale, a Bolzano trova ormai costantemente una sua punta di eccellenza statistica.

Secondo i portali delle agenzie immobiliari nazionali, di recente aggiornati, se fino agli anni Settanta anche un operaio - con uno stipendio medio calcolato intorno alle 50mila lire al mese - poteva permettersi in quasi 20 anni di acquistare un alloggio, anche in zone centrali, oggi lo scenario vede lo stesso lavoratore medio impegnarsi in almeno il doppio degli anni per raggiungere lo stesso risultato. E il paesaggio economico tracciato da Ener2Crowd mette poi i giovani tra le categorie sociali ancor meno protette, stretti da contratti precari e a loro volta sempre più distanti dalla possibilità di acquistare un appartamento.

Bolzano è in vetta ma anche tra le regioni di riferimento: in Alto Adige servono più di 50 anni di stipendi per una prima casa, in Valle D'Aosta 43,7 in Lombardia 33,6, in Toscana 40 anni. Questa parametrazione sta tutta dentro la configurazione degli stipendi medi. In questo caso a Bolzano siamo in testa - finalmente positivamente alla classifica - con 1,673 euro di paga mensile, la Lombardia di pochissimo sotto con 1,670 e la Toscana a seguire con 1,541.

Questo dato, in linea teorica, dovrebbe o potrebbe comportare una maggiore facilità e minor tempo per comprare un immobile. Invece, l'incontrollabilità politica prima che sociale di questo universo immobiliare e l'assenza di strategie coordinate per avviare programmi di edilizia monitorata, fanno sì che occorrano più anni di stipendio qui che a Milano, per sperare di trovare un tetto per la propria famiglia che non giunga da una eredità o dal mercato degli affitti.

A sua volta, secondo le ricerche della stessa Unione commercio altoatesina, nettamente al di sotto delle esigenze e delle emergenze in atto. Tanto che, proprio il tema del caro casa, è ora oggetto di confronto al tavolo della stessa possibile giunta provinciale con la destra di Marco Galateo che a sua volta ha posto gli ultimi numeri all'interno delle richieste di confronto programmatico.













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