L’intervista

Caramaschi: «Non c’è più spazio per le case, vanno costruite nei comuni vicini»

Il sindaco di Bolzano illustra le strategie per il nuovo anno: nel 2024 investimenti in scuole, impianti sportivi. Tempi lunghi sul fronte dello sviluppo urbanistico


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Non si può pensare di continuare ad edificare a Bolzano. Non c'è più spazio: lo dicono i numeri. Se Trento, per fare un esempio, con una popolazione di 118 mila abitanti si estende su una superficie di 157 chilometri quadrati; Bolzano ha una superficie di 52, aggiungendo Laives e Terlano si arriva a 95, per un totale di 130 mila abitanti. Per questo bisogna dire basta con la politica del campanile. Si deve cominciare a ragionare a livello comprensoriale, includendo ad esempio Laives, Appiano, Terlano, nello sviluppo urbanistico, se si vuole dare una risposta concreta al problema casa».

Maglioncino rosso, giacca blu scuro, il sindaco Renzo Caramaschi traccia il bilancio dell'anno che si è appena concluso e illustrato progetti e prospettive per il 2024. Il quadro che emerge è quello di un Comune con buone disponibilità economiche; che ha in programma investimenti importanti soprattutto nel settore scolastico oltre che negli impianti sportivi e, ovviamente, nel sociale.

Il tutto - cosa eccezionale rispetto al resto dei Comuni italiani - senza fare debiti. Bolzano, ormai da anni, è in testa a tutte le classifiche sulla qualità della vita. Ma bisogna fare i conti con i costi in generale, e in particolare delle case.

Questo sta diventando sempre più un problema per il mondo del lavoro che ha grosse difficoltà a trovare personale disposto a venire qui da fuori. A questo si aggiungono i bolzanini - 3.369 nel corso del 2022 - che lasciano il capoluogo. Sindacati, imprenditori, associazioni da tempo chiedono che si individuino nuove aree. Ma se il Comune è molto dinamico su altri fronti, su quello della casa è fermo. Risposte in tempi brevi e - neppure medi per la verità - non ne arriveranno.

Anche perché non c'è ancora neppure il bando a livello europeo che, in base alla nuova legge urbanistica provinciale, dovrà individuare lo studio incaricato di predisporre il Piano territorio e paesaggio. Ovvero lo strumento per definire il perimetro entro il quale il capoluogo dovrà svilupparsi nei prossimi anni e quantificare il fabbisogno di alloggi.

Sindaco, quando verrà bandita la gara?

A breve. Nel giro di qualche settimana. Purtroppo la nuova legge urbanistica ha reso tutto molto più complicato.

Tempi per avere il Piano?

Entro il 2025 dovremmo avere il Piano. Ma il bisogno è adesso. La bacchetta magica non ce l'ha nessuno.

Almeno si è iniziato a parlare con i Comuni limitrofi - Laives, Appiano, Terlano - per capire dove potrebbe svilupparsi il capoluogo?

Ho cominciato a parlarne con Kompatscher.

Cosa pensa del progetto "Quartiere Ponte Roma", che dovrebbe sorgere in cima a via Galilei?

So che è contestato dagli imprenditori, ma quei capannoni sono vuoti da alcuni decenni, quindi significa che non servono alle imprese. Meglio comunque costruire case lì piuttosto che nella zona di San Maurizio, come vorrebbe qualcuno. In ogni caso, su uno di quei capannoni abbiamo un progetto interessante per quanto riguarda i punti d'incontro dei giovani.

All'operazione ponte Roma è strettamente legata l'approvazione del Piano rumore annunciato da 6-7 anni, a che punto è?

Arriverà a breve anche quello.

Il Comune ha alloggi sociali, assegnati con gli stessi criteri dell'Ipes, quanti di questi sono vuoti in attesa di ristrutturazione?

Circa 60-70 all'anno su un patrimonio di 800. Noi riusciamo a ristrutturarne 20-25 ogni anno. Non di più. Dobbiamo fare i conti con la disponibilità delle ditte.

Una risposta al problema casa sarebbe dovuta arrivare dalla riqualificazione dell'areale Fs: tutto fermo anche lì?

Si va avanti. A maggio-giugno Rfi, la società delle Ferrovie, dovrebbe presentare il progetto della nuova stazione.

Preoccupato che si fermi il cantiere del WaltherPark a causa dei guai finanziari dell'immobiliarista Renè Benko?

Abbiamo la fideiussione e nel cantiere si sta lavorando. Capisco che qualcuno tifi perché si fermi tutto, ma sono abituato a pensare positivo.

I bolzanini cosa si possono aspettare per il 2024?

Nel 2023 abbiamo avuto risorse per quasi 200 milioni di euro; 98 i milioni investiti nell'edilizia scolastica in opere di risanamento o nuove realizzazioni come la scuola di via Bari; sono in corso i lavori del complesso "Longon/Archimede" e delle "Ada Negri", poi ci saranno le scuole "Aufschnaiter". Nello sport stiamo aspettando i finanziamenti della Provincia per il raddoppio della pista di ghiaccio (Sparkasse Arena) e per realizzare la nuova piscina coperta a Maso della Pieve. Anche per quanto riguarda le opere per la viabilità stiamo procedendo come da programma: è in fase di appalto la prima parte dei lavori per il sottopasso di via Einstein; in avanzata fase di progettazione, il sottopasso di via Roma: opere a carico della Provincia. Poi, per il raddoppio della galleria del Virgolo da collegare all'arginale, dobbiamo attendere la realizzazione della nuova galleria ferroviaria: i lavori inizieranno quest'anno.

La più bella soddisfazione del 2023?

La designazione di "Bolzano Città Creativa della Musica Unesco", prestigioso riconoscimento internazionale di grande valore, non solo simbolico.

Nel 2025 scade il suo secondo mandato, si ricandiderà?

Prematuro parlarne. Anche perché la legge attuale non consente più di due mandati consecutivi nello stesso comune. A Roma si discute una modifica della legge, per rivedere il limite dei mandati. Giusto così. Anche ai sindaci, come ai presidenti di Province e Regioni, deve essere consentito di fare tre mandati e anche più.

Quindi se ci sarà questa possibilità la coglierebbe al volo.

Potrei pensarci. Anche se mi piacerebbe avere più tempo per scrivere - ho appena concluso il mio undicesimo libro e sto già pensando al prossimo - e tornare in montagna, a Riva di Tures. Inoltre, in questo mandato, mi sta pesando molto essere ostaggio in consiglio comunale di certi consiglieri che fanno ostruzionismo fino alle 4 di mattina.

Come vorrebbe fosse la futura giunta comunale?

Di centro-sinistra, ma più spostata al centro. Purtroppo la sinistra è troppo dogmatica; ha il limite di "spezzettarsi" troppo e poi perde le elezioni.

Quindi auspica che se non ci sarà un Caramaschi ter, possa essere Angelo Gennaccaro il nuovo sindaco di Bolzano?

Gennaccaro ha lavorato bene, ma adesso è in Provincia.

Quando nominerà il nuovo vicesindaco al posto di Luis Walcher che è stato eletto in Provincia?

Gli ho chiesto di restare fino al 16 gennaio quando approveremo la delibera per la casa per persone con disabilità di via Visitazione. Poi nominerò Stephan Konder.

E intanto Walcher percepisce la doppia indennità in Comune e in Provincia come sospetta qualcuno?

Sospetta male. Percepisce l'indennità in Comune e ci rimette pure visto che i consiglieri provinciali, con meno responsabilità, guadagnano di più. Conferirò alcune deleghe che erano di Walcher all'assessora Johanna Ramoser: protezione civile e associazioni di lingua tedesca.

Sul fronte dei migranti c'è chi ancora vive sulle rive del fiume.

Abbiamo 946 persone ospitate nelle strutture e ancora 50 posti liberi. Chi sta fuori è perché vuole. Purtroppo, il problema migranti è praticamente concentrato quasi esclusivamente su Bolzano. Spendiamo 2,3 milioni all'anno. Bene che la Provincia abbia acquistato l'ex palazzo Inpdap di via Pacinotti, ma sarei contento se comprassero anche nel resto dell'Alto Adige. Inoltre ho chiesto al presidente Kompatscher di penalizzare sul fronte degli investimenti i Comuni che non accolgono migranti. Attualmente si limitano a contribuire con una quota per coloro che dovrebbero ospitare e non ospitano.













Altre notizie

Attualità