La storia

A Bolzano si è riunita la grande “famiglia” dello storico Bar Centro

Tutti a tavola insieme per ricordare un’epoca spensierata e rinsaldare vecchie amicizie e raccontare le storie che hanno fatto il successo del locale


Paolo Tagliente


BOLZANO. Può un bar diventare importante come la propria casa? Può un bar essere luogo di ricordi, emozioni, sentimenti e amicizie indissolubili? Il Bar Centro di via Milano lo è stato e i protagonisti di un’epoca ormai lontana si sono ritrovati per rinsaldare il legame che li lega idealmente da mezzo secolo.

Erano gli anni della Vespa e del Ciao, della partita tra scapoli e ammogliati che si giocava il 19 marzo, del successivo bagno al lago di Monticolo, poi seguito dalla tavolata al Marklhof Bellavista dove servivano una tartare divina, delle serate in allegria durante le quali si organizzavano le gite e le escursioni in montagna, dei vari tornei di tennis, di carte e di sci.

Erano gli anni in cui, in un quartiere, ci si conosceva tutti e la voglia di stare insieme in allegria era grande. I telefonini, internet e il wi-fi erano ancora lontani, il sogno dei teen ager era la 127 Sport e i pomeriggi si passavano a giocare a pallone e a sbucciarsi le ginocchia.

Erano gli anni Settanta e Ottanta e il “Bar Centro” era frequentatissimo punto di aggregazione del quartiere Don Bosco.

Ma l’atmosfera era tanto piacevole, che c’era anche chi arrivava da altre zone della città. Giovani, anziani, intere famiglie si ritrovavano lì, creando legami fortissimi. In Italia le cose non andavano bene, soldi ce n’erano meno di adesso e sbarcare il lunario non era facile per nessuno. Eppure tutti potevano contare sulla grande famiglia del Bar Centro, anche solo per trovare un po’ di serenità.

Con il passare degli anni, però, gli eventi della vita hanno inevitabilmente diviso quel gruppo e quei legami si sono allentati. I giovani hanno preso strade diverse che, in molti casi, li hanno portati via da Bolzano o addirittura dall’Italia.

Qualcuno è stato fortunato, altri meno. Con alcuni il destino è stato crudele, alcuni si sono realizzati. Molte mamme e molti papà non ci sono più, ma di loro resta il ricordo assai più vivido delle tantissime fotografie, ormai ingiallite, scattate in quegli anni. I ragazzi di allora hanno i capelli bianchi, ma la loro voglia di stare insieme è rimasta intatta.

Due di questi ex ragazzi, Roberto Vettorato e Claudio Ferro, per una scommessa tra loro, oltre due anni fa, avevano deciso di chiamare a raccolta gli amici di quegli anni.

Era già stata fissata la data del 20 marzo 2020 di quello che avrebbe dovuto essere il ritrovo “...quelli che...al Bar Centro”, poi sappiamo come sono andate le cose. «È arrivata la pandemia – spiega Vettorato – e i nostri programmi sono saltati. Appena è stato possibile, però, ci siamo messi al lavoro e abbiamo ripreso i contatti con tutte le persone che frequentavano il Bar Centro». Alla fine, dopo un lungo lavoro organizzativo e in qualche caso anche diplomatico, Roberto e Claudio hanno fissato una nuova data: e così la reunion è andata in scena l'altro giorno al ristorante Cibus di via Marie Curie.

Ad annunciare e celebrare l’evento è stata Mariarosa che ha realizzato ad acquerello una bella locandina in cui è riuscita a inserire tutti i temi di quegli anni. Chi c’è stato ha ricordato quegli anni, quelle serate, gli scherzi e le risate, riportando in vita chi non c’è più, con aneddoti a non finire, a memoria di un’epoca, di un luogo, di nomi e di volti e di un pezzo importante di Bolzano che non possono e non devono scomparire.













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